Kathmandu 04 Novembre 2003 – Lucia
Ultimo giorno a Kathmandu. Oggi decidiamo di andare a visitare la cittadina di PATAN, nel luogo dove lavorano il rame.
Appena scesi dal Taxi, come al solito arrivano ragazzi che si offrono da guide e bambini che cercano di vendere cimegli.
La giornata a Patan é stata molto interessante, anche perchè la guida parlava molto bene italiano e ci ha spiagato molte cose riguardanti la religione Buddhista e Induista.
Tra l’altro oggi era un giorno di festa ed abbiamo avuto la fortuna di assistere a vari riti. Uno tra questi, erano le donne, centinaia di donne, che in fila pregavano per la lunga vita del marito. Oppure, in un templio bruciavano il cibo per donarlo alla Dea della fertilità. ( ? Lakshmi credo).
Un altro molto bello era il Templio Buddhista, dove gli aspiranti monaci si recano dai Tibetani a studiare i libri sacri.
Nel centro della città, nascosto tra le mura delle case, si nasconde la copia di un tempio tibetano, dove i monaci, compongono un grande disegno formato da granelli di sabbia colorata che rappresenta il Mantra. Per eseguire questo incredibile disegno ci vogliono mesi di lavoro.
Alla fine del giro, la guida ci ha portato nel suo negozietto di quadri, in parte disegnati da Lama.
Alla sera cena in un ristorante Nepalese.
Un altro aspetto che mi colpì molto era la cultura della gente.
Si avvicinavano bambinetti di 4/5 anni e iniziavano a dirti cose incredibile… tipo, tutte le capitali del mondo. Io a volte manco il paese conoscevo … impressionate.
Mi resi conto come la nostra società “facile” ci rende apatici, con meno stimoli per imparare… non serve.
Quei bambini nel centro di Kathmandu pur di raccimolare due monetine dai turisti parlavano 6 lingue e sapevano cose che noi occidentali neanche ci immaginiamo… e poi ci sentiamo superiori…. stupidi siamo, altro che!
Che vergogna, questo viaggio mi ha reso consapevole della mia ignoranza, il mio inglese (scarso oggi ma sufficiente per comunicare) era allora praticamente nullo. Sapevo parlare solo l’italiano… male.
Dopo questo viaggio dovevo imparare tutte le lingue. Ci volle un pò di tempo per decidermi ma lo feci.
Inoltre, in Nepal ho imparato che dare soldi é il modo più sbagliato per aiutare la gente povera, soprattutto in zone turistiche. Quando mi si avvicinavano madri che chiedevano soldi, non glieli davo! No, non sono cattiva … al contrario, andavo in un negozietto, le compravo latte in polvere (o altro), aprivo la confezione (altrimenti tornava a riprendersi i soldi dal negoziante) e gliela davo. Con un bambino che mi chiedeva soldi per il suo piccolo fratellino sono addirittura andata con lui dove viveva con la famiglia.
Ancora non lo sapevo ma dentro di me iniziava a mettersi in moto quello che poi sarebbe diventato un vero e proprio Tsunami! Ed ancora non avevo visto niente …
cioè ti rispondi da sola?
❗
Veh, non esiste il Mantra. Esistono i mantra e sono suoni.
Forse ti riferivi a un Yantra. Però è lo stesso. Non esiste il Yantra, ci sono tanti Yantra
O forse volevi dire Tantra. Se tanto mi dà tantra 😡
Vero, é sbagliato. Ma non avevo internet quando ho scritto il diario??
Comunque é Mandala. Yantra é Induista. http://it.wikipedia.org/wiki/Mandala