Il pensiero condizionato

Premessa:
Questo non vuole essere il solito post contro l’influenza che i media hanno su di noi. Di questo concetto, anche se radicato, credo che ne siamo oramai (inconsapevolmente forse) consapevoli tutti e non vale la pena spendere ulteriori parole.
Scusate il continuo ripetersi della parola “pensare” nel corso del post, purtroppo ce n’è solo una per interpretazioni diverse.
Le mie righe tentano di trasmettere un concetto del pensiero che và al di là dell’influenza della società che ci circonda ma che è da ricercarsi dentro di noi.
Il significato di “pensiero” è molto profondo a mio vedere e non sò se sarò in grado di passare il concetto…. Ci provo:

il pensiero condizionato
Inizio con delle citazioni:

Il pensiero è l’attività della mente, un processo che si esplica nella formazione dei concetti, della coscienza, delle idee, dell’immaginazione, dei desideri, di ogni raffigurazione del mondo; può essere sia conscio che inconscio.” Wikipedia

Il pensiero è presente in ogni fenomeno cosciente: è l’attività che percepisce, elabora ricordi, coordina immagini, astrae, compara, giudica, ragiona.

Ecco… percepito il concetto, a volte mi rendo conto che la maggior parte della gente non pensa. E per questo non vive la propria vita appieno, la vive superficialmente.
Nella maggior parte dei casi però, chi non pensa “non sà di non pensare” e quindi non ne soffre, a rattristarsi sono solo coloro che Pensano e se ne rendono conto.

La gente vive la propria vita pensando di pensare ma in realtà pensa come viene imposto di pensare, pensa inconsciamente. (Non é uno scioglilingua 😉 Azzzz, vi avevo avvertito sull’utilizzo della suddetta parola).

E ripeto, il condizionamento arriva, sì dalla televisione, sì dai giornali e dalla pubblicità ma anche semplicemente dalla gente che ci circonda. Alcune nostre opinioni sono radicate, preimpostate nel nostro cervello, introdotte dalla nostra nascita, imposte dal nostro modo di vivere e dalla nostra mentalità. Le azioni che ne conseguono sono automatiche…. e purtroppo è molto facile esserne succube.

Dove voglio arrivare: semplicemente sto dicendo che ogni tanto, ognuno di noi dovrebbe fermarsi e pensare razionalmente. Non è facile quando si hanno dei paraocchi che ti impediscono di guardare attorno; quando alla società fa comodo che la gente non abbia una visuale a 360 gradi e nemmeno a 180… mah, 🙄 ci arriviamo a 45?
Ecco, viaggiare apre molto la mente in questo senso, ti confronta con altre mentalità, ti fa capire che non siamo soli al mondo, esistono altre culture, altri punti di vista, opinioni e modi di vedere.
A quel punto non cambia molto, certo si è sempre influenzati … ma quando si ha la possibilità di scegliere tra diverse influenze, ed è allora che si sviluppa anche la capacità di pensiero.
il pensiero
Ora, non è neanche qua dove volevo arrivare … non ne sto facendo una questione politica, come tanti tra voi staranno pensando. E’ proprio una questione di “sé stessi”.
Dove voglio arrivare non è neanche il fatto che “si pensi in una sola direzione” ma solamente al semplice concetto di “PENSARE”. (scusate, inizio ad essere pesante…un premio per chi riesce a leggere fino alla fine 👿 )

Secondo me la gente non pensa, non ne ha il tempo, non lo ritiene necessario o forse non ne sà neanche dell’esistenza. E con questo non intendo “pensare a cosa far da mangiare stasera” o “pensare alla persona amata, ai figli, al lavoro, alla macchina, ad una opinione concettuale”; ma pensare alla propria vita, ai progetti, al chiedersi se si è felici e se si dovrebbe fare qualcosa per cambiare … insomma a sè stessi.
Quanti di voi lo fanno? Quanti si staccano per un istante dalle preoccupazioni quotidiane e pensano veramente con la P maiuscola? ❓ Non ne avete il tempo vero?

Vediamo se riesco a spiegarmi:
A 7 mesi dal mio rientro in Italia mi rendo conto che piano piano mi sto spostando verso questo modello, cioè mi rendo conto che penso sempre meno!
E non pensare coscientemente lascia spazio al pensiero inconscio che penetra nella testa tramite gli input che la società ci lancia e che controllano le nostre azioni e i nostri pensieri …appunto. (per tornare al discorso di prima, non fatto inutilmente)
È come un mulinello che mi attira sempre più verso il centro. Mi sento male per questa energia negativa che mi travolge ed a volte mi sveglio e cerco di nuotarne fuori ma appena mi distraggo… ecco che mi ritrovo sempre più nel mezzo.
Devo essere brava a nuotare controcorrente…non è facile, la corrente è forte!
Lo capisco, perchè anche io ero così prima di partire per i miei viaggi. Non sapevo cosa volesse dire Pensare. Semplicemente NON Pensavo… ma non lo sapevo.

il pensiero in australia
Con questo non sto dicendo che io ho capito tutto dalla vita … anzi … ma per lo meno mi rimane la consapevolezza… di capire che sto sbagliando e mi sto trascurando. Non penso a me stessa, alla vita, se sto facendo la cosa giusta o sbagliata e soprattutto se voglio quello che faccio. Non mi analizzo…mi lascio semplicemente trasportare dagli avvenimenti.
Scrivere mi aiuta a pensare… in questo momento sto nuotando verso l’esterno del mulinello.
Quando Penso mi accorgo che qualcosa non quadra… quando non penso tutto va bene. … ma non è facile, se in altri posti mi veniva naturale, qua me lo devo imporre.

La società mi consiglia di comprarmi una macchina nuova, dei vestiti piu fighi, di fare le vacanze con gli amici in un villaggio a Sharm (uccidetemi se arrivo a quel punto), di acquistare il mega televisore lcd, fare un mutuo per comprarmi un appartamento…..etc, etc … e così si entra nel circolo vizioso, il famoso centro del mulinello dal quale è impossibile uscirne, che solo per una strana coincidenza NON ne sono entrata 5-6 anni fa, quando ancora non avevo “visto la luce…” il che mi ha permesso di andarmene da un giorno all’altro … di provare emozioni che altrimenti mi sarebbero state sconosciute e la trovare la consapevolezza che ce ne sono tantissime che ancora devo e voglio scoprire.

Secondo me questo è il significato della vita, provare nuove emozioni, crescere internamente, incrementare il proprio bagaglio… perché viviamo altrimenti? Per lavorare e sfornare figli, insomma viviamo per gli altri? E no, un pizzico di egoismo ci vuole nella vita. Con questo non sto criticando chi ha una famiglia ma chi ha una famiglia perché la società glielo ha imposto, non l’ha scelto e pensato… appunto! Quindi é insoddisfatto, infelice, non vive appieno la sua vita e in più si lamenta.

Sono discorsi egoistici per voi? Ebbene, sì lo sono!

E questo non significa solo viaggiare…sia ben chiaro. Il “come sei fortunata” non esiste… ogni uno si crea la propria vita. Ma lo puo’ fare solo Pensando altrimenti la vita gliela crea la società!

Ah… e certo, sono fortunata ad essere sana.. molto fortunata, tutto qua.

Hooola, c’é ancora qualcuno? 😕 No, credo di no! 🙄
Se ce l’avete fatta sono curiosa di sapere la vostra opinione a proposito, consigli , critiche …

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29 pensieri su “Il pensiero condizionato

  1. Hooola, io ci sono e ti dò ragione. Lo sai che sto predicando a tutti di avere una buona parte di egoismo. È salutare. Ci vuole e chi non vuole bene a se stesso, come può volere bene agli altri? e quando non ti vuoi bene tu, come puoi pretendere che te ne vogliono gli altri? adesso io parlo di volersi bene, tu parli di pensare – ma non è un po’ la stessa cosa?
    Mi raccomando, non finire nel vortice ma continua a nuotare controcorrente. La tua Mutta pazza

  2. vedi, ero curiosa si sentire il parere di tua mamma…..e non avevo dubbi….è come pensavo…..Noi avremo altre occasioni per ripredere il discorso …ciao !!!!!!!

  3. Non vale, voi siete di parte … e forse le uniche ad essere arrivate alla fine. Se solo riuscissi ad esprimermi meglio! E’ che mi fa male vedere tanta gente infelice…

  4. e tu cerca di non esserlo e vedrai, che con il tuo buon esempio riuscirai a trascinare altre persone. Auguri per te e per chi lo capisce!

  5. Anche comprarsi una macchina nuova, vestiti alla moda, l’ultima diavoleria tecnologica e, si, anche passare una settimana a Sharm a fare i balli di gruppo e l’acquagym in piscina, può essere divertente se “scelto” con consapevolezza e non per ansia consumistica.

    Quindi io ti do ragione su tutto, ma chi siamo noi per giudicare quello che passa nella testa delle persone? Magari a loro va benissimo così, se non per scelta consapevole, magari come esperienza necessaria per il loro “risveglio”.
    I tuoi viaggi ti hanno aiutata a capire quanto i beni e i bisogni indotti dalla nostra società siano effimeri e superficiali e che non esiste una sola maniera di vedere le cose e di vivere la propria vita. Io ho imparato le stesse cose leggendo e informandomi e “viaggiando” con la mente (e con google). Magari per qualcun altro, per imparare queste lezioni, è necessario passare per una serie di disillusioni, sperimentare fino in fondo quella che, all’attuale stadio della loro evoluzione, sembra l’unica maniera possibile di vivere.

    E non serve a niente cercare di “convertirli” e aprire loro gli occhi parlandogli di possibilità che non sono in grado di vedere (è pure pericoloso, la Storia insegna che si rischia di finire crocifissi o messi al rogo 🙂 ).

    Certo, come dici, il rischio è quello di farsi assorbire per inerzia dalla forza della maggioranza e di soccombere ai messaggi più o meno subliminali da cui siamo circondati…

    Ma non è poi così difficile difendersi. Bisogna mantenere un distacco da “studiosi” come se fossimo degli antropologi mandati in missione in una tribù di aborigeni :mrgreen: . Allora possiamo anche farci assorbire e vivere la vita degli indigeni, ma mantenendo nascosta dentro di noi la consapevolezza dell’osservatore imparziale che sa che, anche se gli stregoni della tribù ogni tanto possono incantarci per un po’, il fatto stesso di sapere che si tratta di incantesimi e non di realtà ci terrà al riparo e non soccomberemo. 💡

  6. Parole sagge MaS, sono commossa. 💡
    Il problema però, per me, sta proprio nell’accontentarsi… la gente subisce e non evolve, non si risveglia in questo modo!
    Alla fine ci si accorge che si è vissuta una vita mediocre: mi piacerebbe far capire al mondo che la vita va vissuta fino in fondo, combattendo per la propria felicità e per la felicità altrui… far di tutto per cambiare la propria condizione incomoda, (senza danneggiare il prossimo chiaramente) ma niente, ci si accontenta e si vive infelici! 😐

    Tanti mi chiedono perché sorrido sempre. Certo, non si può essere di buon umore tutti i giorni, solo lo scemo del villaggio lo può essere… ma a cosa serve tenere il muso, o essere arrabbiati con chi “no gliene può fregar de meno”?
    forse ora entro troppo nel dettaglio ma che si congiunge con ciò che ha detto Christel!

  7. Ho letto tutto, fino alla fine, che premio vinco ?
    A me sembra che nel tuo pensiero, il “pensare” rimi molto con “sognare”. E se “pensare” è permesso a molti (non a tutti, purtroppo), “sognare” diventa sempre più un lusso, oltre che far male, a volte.
    È comunque bello leggere dei pensieri così profondi, brava; sei una ragazza in gamba.

  8. A scelta tra una lavatrice, un forno a microonde o il nuovo Ipad. 😀

    Comunque… NO, non sono d’accordo con te, Pi! 😉
    ma forse non mi sono spiegata bene… non “pensiero” inteso come libertà di pensiero–>espressione. Perché fino a prova contraria, PER FORTUNA, nessuno é in grado di controllare i nostri pensieri, a parte qualche manipolatore psicologico forse. Quindi secondo te, non siamo degli stupidi, se noi stessi ci priviamo di un bene così prezioso??? (prima che arrivino a controllarci veramente anche quello)

    E certo, facilmente il pensiero si trasforma in sogno … non credi sia bello?
    Ecco, ed allora pensiamo, sogniamo e cerchiamo di portare questi pensieri nella realtà… a piccoli passi, non dico riuscirci, ma la vita é una sola ed é corta, non credi valga la pena provarci? A cosa serve arrivare alla vecchiaia pensando:” che bella vita di merda che ho fatto”?

    Non lo so… non capisco come non si arrivi a questo concetto basilare che ha il solo scopo di renderci felici. Si vivrebbe tutti meglio, meno frustati…

    Adesso però mi viene in mente che altre persone pensano forse troppo… a tal punto che i propri sogni fanno male… Come può addirittura un sogno far male??? Perchè non si può realizzare? Non capisco, spiegami.

    Mi sbaglierò ma se siamo infelici, la colpa é da attribuire solo a noi stessi, secondo me.

  9. Certo, quando si pensa, facilmente si arriva a sognare. Perché no, è cosi bello. E che vita misera sarebbe senza avere dei sogni.
    Sogni sono dei desideri e se ci credete o no, tante volte, basta crederci e i sogni diventano realtà. Certamente non funziona sempre, ma forse e anche meglio cosi.
    Poi come ha detto qualcuno?
    Attenzione a quello che desideri, potrebbe diventare realtà.
    Forza: pensate, desiderate e sognate e vi auguro che tutti i sogni positivi diventeranno realtà.
    E sapete cosa è il più bello? Non costa niente!

  10. ❗ Va bene, va bene, mi avete bacchettato a dovere. Per di più, ho sviato l’argomento principale dell’articolo, scusatemi. Come punizione, ieri sono andato a comprarmi una maglietta della “Think Pink”, è già un primo passo, no?
    Mmmhhh … no, non credo di essere un superficiale come vorrei far sembrare, è solo che in realtà io sono un mega-sognatore, ma da qui all’essere felici, il passo non è poi così breve.
    Un salutone alla coppia mami-figlia, ora chiudo il cassetto dei miei pensieri e rientro nella routine (caffé, lavoro, caffé, lavoro, …).

  11. Eheheh ClepPY no, non ti preoccupare non me la prendo a male. 🙂
    Ti rispondo qua tutto in una volta… va bene?
    Il blog è nato per condividere i pensieri, quindi fai pure senza problemi 😉

    Vado per ordine:
    Tu mi dici:
    “Il tuo è un ragionamento dannatamente semplice e cristallino, che sembra impossibile dire: “No, non è così”.”

    E’ proprio qua che sta il punto: sembra talmente semplice che la gente lo sottovaluta. In tutto il poema che ho scritto sopra volevo semplicemente dire: PENSATE GENTE!
    Nessuno lo negherebbe mai… eppure NON in molti lo fanno. Come fa’ a stare nel mezzo la verità?

    Probabilmente ti riferisci nel mettere in pratica ciò che pensi. Questo é lo step2, direi più difficile e influenzato da altri 1000 fattori che spesso non dipendono da noi.
    Però già pensare é un gran passo. Perchè tanti sono “fortunati” ma non sanno di esserlo, perchè non pensano. UFF 👿

    e certo, non sarai nè tu nò nessun altro a farmi cambiare idea su tante cose, su altre invece probabilmente sì. Sai…. sono cambiata molto in tutti questi anni e sono commossa dal fatto che stai mantenendo la tua promessa ma io non sono più la Pi di …. (quanti???) tanti anni fa, anche se mi sembra l’anno scorso.

    Ti contraddici un po’ riguardo alla fortuna nella tua mail… ma ora non voglio essere pesante.

    Ahhh, sì, sto benissimo grazie …e tu???? 😀

    Ciao e grazie per tutti gli elogi, però non esagerare che mi monto la testa. 😡
    Think Pink
    Lucia

    P.S. azz la lavatrice l’ho appena comprata,…. mhh il forno a microonde non lo voglio…. vada per l’IPAD anche se mi stanno un po’ sul culo i fan sfegatati della Apple. 😉 Per il compleanno ti faccio sapere, ok? Magari la lavastoviglie non sarebbe male, anzi meglio un bel viaggio in Cile. Poi per pasqua … …

  12. 😳 GRAZIE davvero.
    Per cosa ? Eeeeeehhhhh, non mi va di scriverlo ora, però, ecco, beh, GRAZIE.

    Speriamo che tutti i tuoi lettori accolgano il tuo consiglio, quello di pensare e di pensare veramente.

    Ahemm … 9 anni fa, giaggià, il tempo non si ferma, ed è vero, sembra l’anno scorso. E come diceva un famoso gruppo musicale ( :mrgreen: ) di cui conosci il batterista: Day after day, grain after grain the sand slips through your fingers, while you uselessly try to stop it. Meanwhile you don’t realize that behind your back still shines the sun! (parentesi filosofica conclusa).

    Naaaaa, impossibile montarti la testa, non ne sarei capace, io.

    Ok per il tuo compleanno, io aspetto. E per Pasqua … chissà.

    Think! Pink if you want.

    Pi

  13. Eccellente post!
    Ciò che scrivi riflette anche il mio pensiero, e credo quello di gran parte dei “lunghi viaggiatori”, chi cioè ha la fortuna (fortuna questa creata da se stessi, non piovuta dal cielo!) di poter o aver viaggiato per un periodo sufficientemente lungo.
    Aggiungo che si può arrivare più rapidamente a questa condizione di “poter pensare” liberamente, se si viaggia da soli.

    Per quanto riguarda “gli altri”, chi non viaggia e chi a nostro parere non pensa troppo sulla sua vita, aggiungo che non ci sono molte speranze di farli cambiare.
    O stanno bene così, oppure stanno male ma si illudono di star bene, e tutti gli stimoli della società esterna li convince che quello è l’unico stile di vita giusto e possibile per loro.

    Io ho già rinunciato da tempo qualsiasi “opera di convincimento” dal vivo, non si viene capiti e si finisce per annoiare le persone. Mi limito a scrivere i miei pensieri/esperienze/consigli nel web, nel mio sito o anche in quello di altri, e chi arriva poi a leggerli lo fa perchè li sta cercando, quindi è più in grado di capirli.

    Bene, chiudo qui, mi son dilungato però il tuo bellissimo post mi ha “risvegliato” le dita per scrivere, che ultimamente si stanno un po’ arrugginendo…

    Un saluto dalla Colombia, buona vita!
    Pietro

  14. Grande Pietro, condivido pienamente! Alla fine ci si capisce solo tra viaggiatori … (anche se confronto a te mi considero una minitripper) In effetti questa illuminazione del pensiero mi si é accesa nel mio ultimo viaggio completamente sola e soprattutto nella ultima parte, in Indonesia, dove credo il pensiero faccia meno fatica a sprigionarsi…
    Complimenti per i viaggi, ho fatto un giro nel tuo sito, molto bello ed interessante. Passerò spesso a trovarti allora… visto che ti ho risvegliato le dita! 🙂
    Ciao

  15. Mi scuso in anticipo per il modo contorto che ho di esprimermi.. 👿 me ne rendo conto, ma per ora ho solo questo modo: armatevi di pazienza!
    Spero k questo confronto di pensieri, aiuti oltre che noi, anche chi inciampa qui x caso…(come me) xk è l’unica cosa che ritengo si debba e si possa fare: Regalare Stimoli! 💡
    Credo k ti rivolga a quella fascia di persone che ritieni ANCORA “nn pensante” (di solito la maggiore!). Esperienza personale: ho tentato più volte di risvegliare animi, a mio parere iniziale, “incastrati” in una vita senza Vere soddisfazioni personali..xsone insoddisfatte o fintamente realizzate..ed ho scoperto che la frase “il destino di ogni1 di noi cresce dentro di sé “merita davvero una considerazione piu ampia e profonda di qlla che si darebbe a prima vista. ❓
    Parto da dove sei partita tu e spiego il mio pensiero:
    Il destino (inteso come presente-futuro) “cresce” dentro di sé proprio come il pensiero ed il pensare, va da sé che al tipo di pensiero corrisponde un tipo di destino. (e fin qui!)
    Il pensiero:
    Detto questo direi k non possiamo risvegliare nessuno perché ogni1 ha una propria crescita personale da attuare..e un proprio personale modo di vedere il mondo, la vita ed i propri desideri.
    A questo punto aggiungo con entusiasmo Grande Pietro e Grande MaS:
    nessuno potrà esser “svegliato” se non sta già cercando lui stesso le sue risposte (Pietro), se nn avra assaporato ed elaborato x bene le proprie disillusioni (MaS) e, aggiungo, se nn avrà il coraggio di percorrere il proprio destino (io 😀 ).
    Come si fa ad avere il coraggio di xcorrere il proprio destino? Si sceglie continuamente.
    BASTA DAVVERO SOLO QUESTO! ..quindi che manca a questa formula magica?
    Una domanda: quanti lo vogliono? Non trovare scuse di sorta..
    Rifletti meglio …l’unica cosa k si può fare è dare degli stimoli senza insistere, se verranno colti..dovevano esser colti.. e vedrai anche tu che non è questione di accontentarsi…le possibilità x cambiare le abbiamo tutti nel corso della vita 😉
    La gente pensa? Certo! ..com’è cresciuta per pensare! cioè com’è formato il suo pensiero sarà il suo presente/futuro e nn vuol dire k qsto sia condizionato/influenzato:
    Si pensa grazie alle proprie capacità, esperienze, aspirazioni….e dall’ambiente…tra l’altro pochi fortunati hanno libero arbitrio xk liberi nel penseiro e tu dirai:

    NO!..nn sn infelici! Sono svogliati forse?
    …sn infelici ai tuoi occhi perchè per qualche motivo escludi “l’essenza del cambiamento”..per tanti quello è il loro sistema di vivere la vita…altri hanno bisogno di più tempo x elaborare e cambiare.
    Ci vuole coraggio x venir fuori da una mentalita agiata e viziata, dai problemi di una realtà disagiata o dal proprio non saper(o meglio voler) scegliere.
    Credo che x quanto tu ti possa sentir vuota dentro, dipende dove lo andrai a cercare il senso della vita…e questo dipende soprattutto da come sei (pensi), a quale punto del tuo percorso/crescita sei e SE hai voglia di cercare o fai tuo il compromesso di lamentarti e/o distrarti con altro..ma nn vuol dire che sarai un infelice..avrai scelto quello che piu si addice a te..la felicità non è la stessa per tutti( x fortuna ) e non tutti sn consapevoli d’esser felici così come stanno.
    Dunque..
    Nn è il pensare alla propria felicità/infelicità…ma è il coraggio di cambiare..le cose sono molto piu semplici di come ce le poniamo.
    Se avrai il coraggio (ricavato dal desiderio) vuol dire che riuscirai ad attuare il tuo destino…qualunque esso sia.. ma semplicemente nn siamo tutti così intraprendenti..e x molti la felicità deve esser qualcosa che cade quasi dal cielo e senza il rischio di dover rinunciare a qualcosa proprio come accade per intraprendere un viaggio!
    La vita alla fine che cos’è?!
    Accetta le persone cm sono: il condizionamento esterno è ormai una bella scusa.
    💡

  16. Detto questo: complimentoni per l’argomento e per il post…sono capitata qua per caso ( proprio come descrive Pietro: chi arriva poi a leggerli lo fa perchè li sta cercando, quindi è più in grado di capirli ) e mi ha fatto un grande piacere leggere che almeno qualcuno pensa a queste cose e le espone!!! Quindi Grande Mondo!!! :mrgreen:

  17. MANCA UN PEZZO sono proprio undanno 👿 :
    nel pensiero e tu dirai:

    si ma cavolo io mi riferivo al fatto che non si rendono conto di nn esser felici e nn pensano! Si accontentano!

    NO!..nn sn infelici! Sono svogliati forse?

  18. Ciao Tanibra, grazie per i tuoi commenti. Non pensavo il mio post potesse avere tanto riscontro. D’accordo o non d’accordo ho raggiunto il mio scopo : far pensare!| e ne sono contenta.
    Tornando all’argomento:
    forse hai ragione, anzi, sicuramente hai ragione! In effetti chi sono io per dire che la gente non pensa… forse certo, la maggior parte della gente pensa ma non ha il coraggio di cambiare. Ho letto un bel libro in spagnolo che si chiama: ¿quien si ha llevado mi queso? che parla proprio dell’argomento “cambiamento/felicità/frustrazione”
    se sapete un po’ di spagnolo ve lo consiglio, non è molto lungo.

    Allora mettiamola così: la gente pensa…. pensa che la vita potrebbe essere migliore cambiando ma é svogliata/ ha paura del cambiamento ed a volte addirittura lo evita quando, come dici tu, si presenta da solo. Perché??? forse anche perchè spesso ha paura delle opinioni della gente.
    bho, sarà …ma secondo me c’è una buona dose di condizionamento.

    Resta comunque il fatto che abbiamo una mentalità molto quadrata che ti porta a pensare in una certa direzione. Questo l’ho imparato viaggiando.

    Comunque l’argomento è molto ampio ed é facile perdersi in varie direzioni.

    Grazie ancora

    Lucia

  19. Ciao Lucia!
    il libro di cui parli c’e’ anche in Italiano: http://www.ibs.it/code/9788820030971/johnson-spencer/chi-spostato-mio.html

    E’ questo vero?

    L’ho letto qualche anno fa e non me lo ricordo bene… mi sembra che fosse interessante ma non mi aveva particolarmente entusiasmato.
    Ricordo invece qualche brano davvero bello sulla necessità di fare dei cambiamenti nella propria vita e avere il coraggio di essere se stessi e rompere gli schemi, in un libro che ho riletto più volte nel corso degli anni e che secondo me è un piccolo gioiello: “Vivere, amare, capirsi” di Leo Buscaglia.
    Ecco un “assaggio”:

    “Ridendo rischio di sembrare pazzo.
    Piangendo rischio di apparire
    sentimentale.
    Prodigandomi per un altro rischio
    di essere coinvolto.
    Mostrando i miei sentimenti
    rischio di mostrare
    il mio vero io.
    Esponendo le mie idee e i miei
    sogni di fronte alla folla rischio
    di perderli.
    Amando rischio di non essere
    riamato.
    Vivendo rischio di morire.
    Sperando rischio la disperazione.
    Tentando rischio il fallimento.
    Ma SCELGO di accettare dei rischi
    perché il maggior pericolo della
    vita è di non rischiare nulla.
    Forse evito pene e sofferenze, ma
    neppure imparo, sento, cresco,
    cambio, amo, vivo.
    Incatenato ai miei atteggiamenti
    vivo come uno schiavo: ho
    rinunciato alla mia libertà.
    Solo rischiando sono libero!”

    Ciao!

    /MaS

  20. Ciao Lucia, forse esponendo il mio punto di vista Sul Tuo ho totalmente Omesso di dire che sono della stessa opinione, cioè: una buona fetta delle persone non pensa neanche ..e proprio x le ragioni che hai descritto tu!
    Quindi sono più che d’accordo con la tua opinione altrimenti non mi sognerei proprio di leggere un post come il tuo fino in fondo :mrgreen: e di farti pure i complimenti per quello k hai esposto 😀 !!! Era una “critica” costruttiva: l’intento era di aggiungere qualcosa sull’altra fetta di persone che Credo il tuo post Nn prenda in considerazione e farlo senza troppi “accorgimenti” xkè penso non sia il modo migliore…xkè è quella che si lascia vivere così 😕 …vedi Lucia, quello k voglio dirti in poche parole è che le persone non reagiscono non prendendo delle decisioni e nn facendo delle scelte che ovviamente portano a rinunciare a qualcosa x aver qualcos’altro (va x la maggiore invece voler la botte piena e la moglie ubriaca, ➡ no?!)…e per cui ho aggiunto il mio commento xk ho trovato il tuo interessante ma senza qualcosa:
    Non fai reagire le persone quando gli dici “Pensaci!” e tanto meno trasmettendogli il tuo rattristarti per loro…le persone reagiscono davanti ad un Fatto (cioè all’azione di qualcun altro) …si formano un opinione davanti ad un fatto/immagine/suono…vale x tutti xkè funzioniamo così. Dico questo xk le persone nn reagiranno mai diversamente e prendiamolo in considerazione..

    Per esempio (banale,ma è solo uno dei tanti k si possono fare..) io sn capitata qui xk cercavo qualcosa..la descrizione dei luoghi e certe immagini mi ha fatto riflettere e questo ha fatto scattare qualcosa dentro di me che aspettava la scintilla.. si è formata un opinione/pensiero k ho deciso/Scelto di ascoltare. ma è nato tutto da un Fatto, il tuo xcorso di vita in qsto caso… io ero solo predisposta a considerarlo inizialmente…poi xò devi farti Coinvolgere, nn potevo (cosa facile da fare) tornare a pensare come se non l’avessi visto/considerato..o sminuirlo..e qui devi aver il coraggio di far delle scelte diverse x es.

    Volevo solo dire che per la maggior dei casi è il coraggio a mancare e su questo non c’è da esser comprensivi, morbidi..xsonalmente ho perso degli anni dietro a persone k avrei voluto vedere “felici” anche solo un pò..e credevo di doverle far pensare, mentre con alcune mi sfuggiva un dettaglio: la loro voglia e/o la loro paura..quindi il mio aiutarli nn li aiutava ANZI!
    Xkè è esattamente a questo che aspiriamo tutti: esser felici quindi non ci raccontiamo che davvero non ci si pensi…non lo credo possibile…dev’esserci qualcos’altro che immobilizza le persone….e sicuramente (anche qui sono d’accordo con te) una fetta di persone rimane condizionata dal contesto in cui si trova…ma piu precisamente credo che quello che manca è Condividere xk ci si aspetta di nn sentirsi appoggiati dal contesto.

    “Appoggiati” per quello che intendo io qui significa Sostenuti, Incoraggiati..è infatti raro esser appoggiati in quello che ci rende felici sopprattutto dalle persone che abbiamo intorno…quelle che ci vogliono bene (protettive)e quelle che di bene nn c’è ne vogliono proprio (+superficiali)…io credo conti tantissssssimo questo aspetto.
    Ci si sente troppo SOLI in questa società (soli dentro) e NN lo si Ammette (xkè è da sfigati!)….e va da sè che ci si unisce per le cose piu sbagliate..ci si fa trasportare dal mulino ( 💡 Grande metafora!) le piu facili e/o socialmente accettate…invece di trovare il coraggio e di Dare il coraggio/appoggio che manca ad alcuni x esser felici o xfar qualcosa x esserlo..
    ascoltandoli, ma poi mettendoli davanti ad un Fatto.
    La paura nn ha bisogno solo di comprensione, ma di coraggio…e nn è il nn pensare che immobilizza le persone…è la paura. (a mio parere, xk neanch’io ho capito tutta dalla vita, ci mancherebbe!!!)
    _Resta comunque il fatto che abbiamo una mentalità molto quadrata che ti porta a pensare in una certa direzione. Questo l’ho imparato viaggiando._
    Pienamente d’accordo: vediamo il mondo e le persone solo ad un senso solo…poche xsone hanno la mente aperta ad un dialogo costruttivo, ad un’altra possibile visione delle cose k non sia quello di imporre le proprie vedute e basta….ma quello di condividere e magari arricchire le vedute di un altro o di arricchirsi.
    Le cose nn sono mai Solo come le vediamo noi (in una certa direzione) ..si cerca di comprendere internamente (se stessi) ed esternamente (gli altri), ma quello k si Dovrebbe Sopprattutto Fare è quello di Condividere più apertamente quello in cui crediamo o i propri dubbi (senza sentire il peso del giudizio!) 💡
    X cui ringrazio io te 😛 ! Nei prox gg andrò in giro x il tuo sito (e anche quelli dei commentatori!) x farmi ispirare :mrgreen: x ora mi ero soffermata “qua”.
    A presto, Liliana

  21. Ciao,
    per puro caso mi sono imbattuto nel “tuo sito” e mi sono messo a leggere il tuo post…
    WOW..molto interessante, mi ha fatto “PENSARE”….
    Argomenti molto profondi e toccanti, sono felice di conoscerti anche sotto questo aspetto…chi l’avrebbe mai detto…
    diciamo che comprendo pienamente i tuoi “PENSIERI” e li appoggio; anche se io con la parola egoismo non vado molto d’accordo..
    La mia piccola e umile esperienza mi ha portato fino quasi ai trent’anni molto dentro la società standard…non l’amavo e l’unica possibilità x evadere temporaneamente era l’andare in montagna…mi faceva sentire bene…e lo sai il perchè….perchè potevo “PENSARE”…
    Si proprio quella parola li……l’essere in cima a una montagna mi fa vedere le cose sotto un altro aspetto…e mi fa capire quanto siamo “piccoli”
    …poi tutto ad un tratto mi è cambiata la vita sotto ai piedi…e nel turbine dei miei PENSIERI mi sono chiesto cosa io ci facessi li…insomma tutte le domande esistenziali…Be ho cambiato la mia vita sia come luogo di vita che come pensiero.
    Adoro PENSARE, lo faccio spesso e in tutti gli sport che pratico…mi rilassa ed è molto utile….non x questo mi sento egoista o vorrei esserlo…
    C’è tanto da imparare da uno sguardo, da un sorriso e soprattutto da persone che non ti saresti mai aspettato….
    …o anche da animali o cose, l’importante che ti facciano PENSARE…
    Le cose, oggetti materiali sono solo dei pagliativi….anche a me piace comprare, possedere……ma dopo l’acquisto capisco che non mi riempiono la vita…mentre invece sono altre le cose che ti toccano nel profondo e che ti fanno (indovina un pò…) PENSAREEEEEEEEEEEEEEE
    Be non posso dire di aver ora trovato la felicità totale o le risposte della vita…ma conoscere quello per cui vale la pena vivere, quello sicuramente aiuta e mi da la direzione verso cui devo VIAGGIARE….non è facile….
    L’egoismo porta a chiudersi in se stesso e senza confronti si rimane sempre dello stesso parere e non si può crescere…viaggire è solo il mezzo che ti ha permesso di “crescere” conoscendo, scoprendo e imparando a essere di larche vedute…o mi sbaglio…ma non dimenticare ora che “conosci” che ci sono anche altri modi x “crescere”…
    x il resto sono pienamente d’accordo con il tuo punto di vista….e complimenti perchè scrivi bene..non come me…scusa
    Spero che leggerai queste mie riche sconfusionate….e a presto e a risentirci

  22. @Mas :
    Si proprio quello il libro. Anche io l’ho letto un paio di anni fa… e proprio in quel periodo della mia vita mi é servito molto. Probabilmente adesso lo vedrei in modo diverso…non so. Seguirò il tuo consiglio per Buscaglia. Grazie e un abbraccio!

    @Tanibra:
    Grazie Liliana, veramente, per il tuo appoggio morale e per completare il mio post! 🙂
    In effetti proprio in questi giorni mi é capitato di frequentare persone a cui voglio molto bene ma che purtroppo sento infelici e che vorrei vedere felici, perché hanno tutti i requisiti per esserlo.
    Ogni volta che li vedo, nonostante alla fine mi contrastino sempre, cercano in me il dialogo sull’argomento. Perchè? Bho… non sono io ad iniziare il discorso… loro! forse perchè mi vedono sempre serena felice, nonostante all’apparenza io ho mo molto meno di loro in quanto affetti, famiglia, soldi, stabilità. … L’ultimo giorno mi chiesero… tu cosa faresti (in una certa situazione)? Date le esperienze passate, mi guardo bene da dare consigli perchè già sò che non li ascolterebbero ed in realtà non sò neanche io bene se la mia idea é la scelta giusta alla fine. Insomma, mi fanno parlare ma alla fine ho sempre come l’impressione di risultare pesante e superficiale ai loro occhi…
    Cercano in me un consiglio per una decisione in realtà già presa ma non hanno il coraggio di attuarla? Probabilmente la decisione ferirebbe altre persone, ma vale la pena vivere tutta la vita con una maschera?
    Insomma, io mi sono limitata a dare il mio pensiero senza esprimere opinioni mirate, senza dare consigli. Ed ora questa é la mia politica. Scriverò i miei pensieri su questo blog che arriverà solo alle persone che avranno voglia di leggerle, ascoltarle, commentarle e controbatterle…

    @ max8850:
    Ciao Joint 😀 Probabilmente anche tu non ci sei finito per puro caso… ma anche tu sei particolarmente interessato all’argomento.
    Siamo già finiti sul tema ma una cosa vorrei puntualizzare con te: Viaggiare non significa andare in Nuova Zelanda. Tu viaggi molto più di me. Tu viaggi ogni volta che esci a correre, ogni volta che scali una montagna… hai viaggiato cambiando il tuo luogo di vita, anche se solo di poche decine di km. Insomma tu viaggi tutti i giorni! Io ho bisogno di spostarmi di più, ad altri magari basta suonare uno strumento o solo stendersi sul letto e guardare la soffitta e fumarsi una c. :mrgreen: Ogni uno ha le sue!

    Altra cosa sulla quale ci sarebbe molto da discutere é l’ EGOISMO:
    ti sembro una persona egoista? credo di no, non lo sono, resterei in mutande per aiutare il prossimo ma non sono disposta ad avere un cane, un gatto e nemmeno un pesce rosso, perchè non voglio rinunciare alla mia libertà. e perché? Perché sò che alla fine soffrirebbe!
    E allora, sono egoista? Sì, in questo senso sì! Un Egoismo sano però.
    Con “sano egoismo” semplicemente intendo dire che dovremmo iniziare a pensare di più a noi stessi preoccupandoci meno delle aspettative gli altri hanno per noi.
    Ritengo molto più egoiste invece le persone che solo per far piacere ad altre le ingannano. Anche incosapevolmente. E qua chiudo! Ciao e ahhhh… buon viaggio! 😉

  23. E per chi ha una famiglia e si rende conto che la ama ma non riesce a rinunciare alla propria libertà; che consigli abbiamo? Comunque hai ragione; bisogna vivere senza fare del male agli altri, aiutandoli quando si può ma non vivere per loro! Anche se chi lo fa perchè è una sua passione, non ci trovo nulla di male. Allora? nella prima parte del messaggio, cosa mi rispondi? Dovrei divorziare? Ho anche 2 figli. Grazie.

  24. Tony, probabilmente non mi sono spiegata bene perchè altrimenti avresti estratto la risposta dal contenuto del post.
    Hai centrato l’argomento in pieno e l’unica risposta che posso darti è questa:
    vivere significa prendersi le proprie responsabilità.
    Il centro del mulinello… non ho la minima idea di come uscirne.

  25. Tony,
    se tu dici hai una famiglia che ami e alla quale non vuoi rinunciare, perchè allora non condividere la “libertà” (ok, in questo caso si tratta di una libertà diversa) con loro?
    Per esempio, forse niente meglio di un viaggio può donare un senso di libertà (viaggio fatto e vissuto possibilmente senza troppi programmi o pianificazioni).
    Anche se la famiglia può limitare molto i viaggi, un giretto ogni tanto da qualche parte del mondo (tutti insieme! 🙂 ) ti aiuterà a vivere meglio la tua successiva quotidianità casalinga e di lavoro, e anche aprire la mente ai membri della tua famiglia, bambini compresi.
    🙂

    Buoni viaggi in famiglia!

  26. grazie per aver messo in parole questo pensiero sul pensare. è fantastico e confortante sapere che c’è qualcuno che sente e vive la vita in qualche modo in maniera simile alla tua. mi sento così adesso, schiacciata tra un futuro di (incerta e non voluta) stabilità e la paura di andarmene e continuare il viaggio. che è iniziato per caso e si è insinuato prepotente dentro di me agitandomi nell’ansia del partire e sconfortandomi con la paura di dover tornare, che purtroppo si è fatta certezza qualche mese fa. il mio corpo e la mia mente (soprattutto) hanno sofferto un grosso collasso e tornare al grigio borgo natio mi ha tolto le forze e accartocciato i pensieri. anch’io tento di convertire i miscredenti del nord est italico al viaggio come scoperta e stile di vita, ma mi rispondo sprezzanti e dubbiosi scuotendo tristemente la testa. sono io la pazza o lo siete voi?
    sto aspettando noticias desde tenerife, per vedere se potrebbe diventare a beve un’altra probabile meta. intanto rimango sul confine tra pazzia e sanita’ (o presunta tale), aspettando.

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