Gran Canaria

Questo fine settimana sono dovuta andare in Las Palmas di Gran Canaria per aggiustare alcune pratiche burocratiche personali. Così ne ho approfittato per trascorrere 2 giorni sull’isola vicina.
Si puó viaggiare da Tenerife a Gran Canaria in nave o in aereo.
Alle 7:30 del venerdí mattina ho preso la nave della ARMAS con la macchina e due amici che mi hanno accompagnato nell’escursione.
Se si deve andare nella capitale Las Palmas de Gran Canaria penso che la compagnia Naviera Armas sia la soluzione migliore: economica e comoda, 8 partenze al giorno e arrivo nel porto del capoluogo.
Andata e ritorno per 1 persona : 47 euro (24 euro per residenti).
Qua piú info sui vari trasporti tra le isole: Come spostarsi tra le isole canarie

Arrivati a Las Palmas alle 10 di mattina, alle 11:30 eravamo giá liberi da tutti gli impegni burocratici! ( si, non erano uffici spagnoli 😉 )
Las Palmas, secondo il mio punto di vista, è una cittá strana con tanti contrasti.
In ogni caso, se ci andate, non perdetevi il centro storico dove si puó visitare la casa di Cristoforo Colombo, e la lunghissima spiaggia della Las Canteras che costeggia tutta la cittá.

Gran Canaria Gran Canaria Gran CanariaGran CanariaGran CanariaGran CanariaGran CanariaGran CanariaGran CanariaGran CanariaGran CanariaGran CanariaGran CanariaGran Canaria
Noi ci siamo fermati poco, solo il tempo di un panino e un caffé, pronti a salpare per il sud!
Lungo la strada abbiamo visitato la Playa “Pozo Isquierdo“, spiaggia rinomata in tutta europa per la pratica di windsurf.
Il nostro appartamento, con piscina, si trovava in PLaya del Inglés in Maspalomas, nel sud dell’isola. Una notte per 3 persone 35 euro… non male! 😉
Appena arrivati ci siamo gettati in spiaggia, Maspalomas é costeggiata da una fantastica spiaggia lunghissima e da incredibili dune di sabbia dorata.
Fino a sera tarda ci siamo rotolati nelle dune di sabbia fino a goderci un incantevole tramonto.

Il giorno dopo siamo tornati a Las Palmas passando per l’interno dell’isola e salendo sulle montagne. Con la macchina abbiamo inizialmente costeggiato il mare a sudovest passando da Arguineguin fino a Playa di Mogan, dove si inizia a salire.
Tutta la costa é devastata dal turismo!
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Purtroppo a parte le incredibili dune, a mio parere e per quello che ho visto, Gran Canaria non é un’ isola particolarmente bella.
Troppo incentrata sul turismo e anche posti, che sono una perla naturale, come le dune, sono rovinate dai ricchi, grandiosi, imponenti hotel, case a schiera, negozi, bar, etc… 🙁

Le montagne invece sono migliori, anche se consiglio di visitarle nel periodo invernale, il caldo afoso, dovuto forse anche dalla “Calima” (vento caldo proveniente dal sahara) ha reso la nostra escursione piuttosto pesante.
In ogni caso vale la pena passare per la cueva de las niñas.
Particolarmente mi é piaciuto un piccolo villaggio caratteristico a pochi km sopra las Palmas: Santa Brigida! Qui c’é un mercatino che vendo frutta locale e un particolarissimo centro pedonale!

2 settimane a Tenerife

Eccomi a Tenerife!
Preso un break dal mio soggiorno a Galway in Irlanda, sono per due settimane sull’ isola dell’ eterna primavera!
L’impatto è stato imponente, dai 5 umidi gradi irlandesi sono sbarcata a Tenerife con 26 gradi e un sole estivo. Tanto è vero che lo sbalzo climatico e la “calima” (aria calda secca proveniente dal Sahara) di questi giorni mi hanno fatto prendere un raffreddore pazzesco! 🙁
Va bhe, questa influenzuola non mi sta impedendo di godermi la spiaggia e le varie escursioni con i parenti e amici, cenette all’aperto e tutto quello che si può fare con la fantastica temperatura di Puerto de la Cruz!
Giá, questo è il bello della vita a Tenerife: nel pieno dell’inverno potersi godere la vita come in una delle migliori giornate estive in Italia!
Poi la sera è sempre fantastico ammirare il tramonto!

Tramonto playa Jardin, Puerto de la Cruz - Tenerife

La mia prima settimana se ne è andata. I miei genitori sono sull’isola ormai da un mese. Mio papà sta conoscendo tutta la zona macinando chilometri con la bicicletta da corsa, neanche fosse Chiappucci preparandosi per il giro d’Italia, mentre mia mamma e mia zia camminano, camminano … Io mi limito a scarrozzarle con la macchina. Si l’automobile, la migliore soluzione per conoscere l’isola. Le macchine a noleggio sono veramante a buon mercato e la benzina costa quasi meno dell’acqua!

Ieri sono stata al “rastro” di Santa Cruz con la Guagua (il bus), un mercato artigianale molto grande e interessante che si svolge tutte le domeniche fino alle 2 di pomeriggio. Da non perdere!

Playa de las Teresitas - Tenerife

Bene, mi rimane una settimana di vacanza… playa, playa e fine settimana di carnevale. Questi sono i miei programmi! 🙂

Poi di ritorno in Irlanda, dove non c’è molto sole e fa freddo… ma lí ci si riscanda con il tè, l’alcool e lunghe serate ascoltando musica irlandese nei Pubs con gli amici. Non è comunque male come programma per passare l’inverno! 😉

A presto …

Eccomi in Irlanda!

Da Tenerife, in pochi giorni ho preso la decisione di trascorrere una “vacanza-studio” in Irlanda!
Da qualche anno ho in testa di imparare bene l’inglese… e quale migliore decisione di andare direttamente nel paese di lingua madre?

Perche’ Irlanda?
Bhe, i motivi sono diversi:
Innanzitutto e’ un paese che da sempre mi affascina per i suoi paesaggi, musica, cultura e storie eroiche dei mitici guerrieri celtici … da tempo il sogno di visitarla.
Secondo perche’ da Tenerife i voli sono quasi gratis. Raynair vola da Tenerife nord (a fine ottobre si sposta all’ areoporto sud “Reina Sofia”) e si trovano offerte per 0,1 Euro piú tasse aereoportuali.
Ed inoltre, si dice che la gente irlandese sia molto cordiale, simpatica e che parla un inglese corretto e chiaro confronto a quello che si parla in Inghilterra.

Dunque eccomi qua giá da una settimana!
Sono partita da Tenerife prenotando solo il volo di andata. Daniela mi ha accompagnato i primi giorni e stanotte è ripartita per Tenerife 🙁 … così abbiamo fatto le turiste per una settimana! Dopo 2 giorni trascorsi a Dublino, abbiamo visitato un giono Kilkenny con un ragazzo spagnolo conosciuto a Dublino.

Dublino, Irlanda
Dublino – Irlanda

Kilkenny è un bellissimo paesino situato a sud di Dublino a circa 2 ore di Bus. La gente è incredibilmente cordiale e un castello domina il paesaggio.
Dopo esserci congedati da Javier che è ritornato a Dublino in serata, io e Dany abbiamo trascorso la notte in Kilkenny per proseguire il giorno seguente alla volta di Galway!

Castello in Kilkenny, Irlanda
Castello in Kilkenny

Kilkenny – Galway non sono connessi un granche bene. Si deve cambiare autobus ben 2 volte, una a Clonmel e una a Limerick.

Dopo ore di viaggio siamo arrivate finalmente a Galway.
Galway è una cittadina culturale universitaria molto giovane di rapido crescimento.
Il suo fantastico centro pedonale e’ sempre pieno di gente e di attivita’. Gli innumerevoli Pubs e ristorantini animano le vie durante la sera. Nonostante ci siano tanti stranieri sembra che sia la citta’ piu’ tipica di Irlanda. Durante la sera si sente sempre musica irlandese provenire dai diversi pubs.

Centro di Galway, Irlanda
Centro di Galway

Cliffs of moher, scogliere nei pressi di Galway, Irlanda
Cliffs of moher, scogliere nei pressi di Galway

Galway è la cittá dove mi fermerò!
La mia intuizione sembra essere stata corretta. Certamente prima di venire mi sono informata in internet. Tantissime erano le opinioni positive su questa cittadina situata sulla costa ovest dell’ isola… che ora che ci sono, confermo vivamente. 😀

Il mio corso di inglese e’ gia’ prenotato… iniziero’ lunedi’ 15 Ottobre alla Galway Cultural Institut, 2 settimane corso intensivo… poi si vedrà! Ora solo mi manca di trovare una sistemazione! Per adesso pernotto in un Youth-Hostel!
è la prima volta nella mia vita che vado negli ostelli della gioventù e devo dire che è una esperienza da provare. Si conosce un sacco di gente che viaggia “zaino in spalla” per tutto il mondo.
Gli ostelli che si trovano sono di qualitá differenti.

Ora sono in Dublino ma giovedì tornerò a Galway!

Presto News …

L’ Irlanda e’ fantastica!!!!!!

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C’è qualcuno di voi, che come me, ha l’intenzione o ha trascorso una vacanza studio in Irlanda… magari a Galway?
Oppure semplicemente c’è stato in vacanza???
Scrivetemi o commentate il post!
Sono curiosa di sapere le vostre esperienze! 😀

Fuerteventura 2007 con escursione a Lanzarote

Quest’anno ho fatto un bellissimo viaggio per le mia vacanze di fine agosto…a Fuerteventura.

IMPATTO
Parto il 24/08 da Bologna e dopo 4,5 ore di volo raggiungo la meta. L’isola si presenta da subito bella e dannata!
La pista di atterraggio è affiancata dall’oceano e il vento è fortissimo, è mezzogiorno e il bus ci porta nel villaggio turistico a Corralejo, estremo nord dell’isola, li ci accolgono bene e ci danno l’alloggio.
Il villaggio è enorme con 3 piscine di acqua salata, schiere di alloggi tra palme e stradine, il villaggio è fornito di tutto l’occorrente e dopo aver posato le valige e aver fatto un minimo di spesa nel market del villaggio ci concediamo la piscina per le ore che rimangono del nostro primo giorno a Fuerte. Il vento è una costante dell’isola e permette di assaporare solo 25 gradi anziche’ 45…positivo.
Dopo un bagno in piscina insieme ad una moltitudine di inglesi, tedeschi e altri turisti decidiamo di uscire presto per visitare immediatamente Corralejo che si presenta come una cittadina molto accogliente, viva, fornita ed organizzata.
Il porto è il fulcro con locali e negozi, tutto in un’atmosfera ovattata al crepuscolo. Dal porto partono navi per la piccola isola di Lobos che dista solo 15 minuti di navigazione e la piu’ grande e bella Lanzarote. Il turismo pullula nelle viuzze di Corralejo, e tra insegne luminose, attrazioni turistiche, musica e la nostra stanchezza ce ne torniamo all’Oasis Duna che dista 800 mt dal centro.

ISLA DE LOS LOBOS
Il mattino seguente è sabato e dopo una lauta colazione si parte subito alla volta del porto di Corralejo al fine di imbarcarsi per la isla de Lobos. Lobos è una piccola isoletta vulcanica scaturita dall’eruzione del vulcano La Caldera presente sull’isoletta. Si presenta come un’isola spoglia, rocciosa, multi paesaggistica, multicolore, scarna di tutto ma per chi ama il trekking è un toccasana. Arriviamo e ci consigliano di prenotare il pranzo nell’unico ristorante molto rustico presente, che è strapieno di gente, cosi’ decidiamo di avviarci a piedi nella visita dell’intera isola tramite i vari sentieri che troviamo ben segnalati. L’isola presenta a tratti un paesaggio quasi desertico e pietre laviche, un paesaggio lunare con distese di pietre nere, sabbia, un lago salato che si sta prosciugando e la zona piu’ “viva” vicino al porticciolo dove ci sono dei casolari rustici e scarni. Posti da film…. Una spiaggia non lontano dalla Caldera si presenta di sabbia fine e gialla, il mare è cristallino e bellissimo. Dopo una sosta per fare il bagno continuiamo la camminata e facciamo il giro dell’inera isola trovando ancora una caletta bellissima al ritorno. Siamo esausti e al ritorno passiamo nuovamente nel centro di Corralejo tra l’animata vita del tardo pomeriggio. Abbiamo camminato per 6 ore consecutive e la sera non siamo in grado di uscire!! Abbiamo fatto foto a piu’ non posso e la sera le riguardiamo soddisfatti. Unica cosa che non abbiamo potuto fare per mancanza di tempo è la scalata del monte (vulcano) la Caldera. Ma ci siamo dati da fare alla grande e abbiamo le gambe a pezzi….
Al ritorno comunque abbiamo gia’ pensato bene di prenotare per i 3 giorni successivi un’auto per girare l’isola di Fuerte e in villaggio, prenotiamo l’escursione a Lanzarote fissata per il Mercoledi’ con partenza dal porto di Corralejo in traghetto.

GIRANDO IL NORD
Domenica mattina sveglia presto e ritiro del veicolo, una potente ford fiesta quasi nuova a cui faremo fare la bellezza di 900 km benche’ fuerte sia lunga solo 120 km. Preso il veicolo ci fermiamo immediatamente nel parco naturale delle famose dune di Corralejo, un vero mini deserto di sabbia portata dal vento dal Marocco a fuerte. Fuerteventura è l’isola canaria piu’ vicina al Marocco, dista 120 km circa ed è la seconda per grandezza dopo Tenerife.
Le dune sono appena fuori dal centro di Corralejo e sono l’ideale per foto e riprese, rimaniamo ad ammirare le dune gialle che si estendono per km. La strada è una striscia nera di asfalto che taglia il paesaggio. Tutti si rotolano tra le alte dune di sabbia giallissima che terminano nell’oceano.


Dune di sabbia vicino a Corralejo, Fuerteventura
Dune di sabbia vicino a Corralejo

Guidare a fuerte è molto semplice, le strade sono poche e i paesi piu’ grandi e piu’ noti anche cosi’ il tutto è facilmente raggiungibile e ben segnalato. Dalle dune di Corralejo scaturisce la famosa e stupenda spiaggia di Flag beach dove i surfisti arrivano nel tardo pomeriggio per destreggiarsi con le tavole. C’è una “baracca” di legno per l’affitto delle tavole da surf e la spiaggia ha pochi lettini con ombrelloni colorati e sferzati dal presente vento. Da li si gode di una vista magnifica sull’oceano e l’isola di Lobos. La marea è bassa nel mattino e l’acqua è veramente molto lontana, lascia scoperti scogli e rocce che solitamente con l’alta marea sono coperti. Facciamo un vero servizio fotografico e saltiamo nuovamente in macchina alla volta di La Oliva.
Il paesaggio cambia in fretta e dalle dune si passa a colline morbide e color nocciola, antichi vulcani con colori bellissimi, colate laviche, avvallamenti, zone pianeggianti….e arriviamo a La Oliva, città antica e piccolina, con alcuni edifici degni di nota come il centro di arte canario. Giriamo in macchina scovando viuzze e case bianche, non ci soffermiamo molto dal momento che la cittadina non ci sembra possa offrire grandi cose. Ripartiamo e passiamo per Tindaya e Tefia, siamo al centro dell’isola la giornata è soleggiata ma ventosa, ci sono mulini a vento e allevamenti di capre, animale simbolo dell’isola. Arriviamo cosi’ a Betancuria, l’antica capitale, è una cittadina piccola ma “calda”, centro turistico e storico con una chiesa, una piazza, le case bianche e piante di aloe e cactus. Qualche negozio di souvenir e un bar ristorante, i colori predominanti sono il bianco degli edifici con il marrone del legno e della terra.

Dopo una giro di mezz’ora e un sandwich al volo ripartiamo gia’ stanchi per arrivare in un posto bellissimo: le scogliere di Ajuy. Per arrivare ad Ajuy che è sul lato ovest dell’isola, il lato dell’oceano aperto, passiamo per una strada di montagna molto panoramica e suggestiva, fermandoci in un belvedere nella vallata dove ci sono tantissimi scoiattoli abituati ai turisti, amichevoli e molto affamati. Arriviamo ad Ajuy e c’è una grande spiaggia vulcanica nera che si contrappone all’azzurro dell’oceano, il mare qui’ è agitatissimo e ondoso, il vento è forte, scorgiamo una passeggiata sulla scogliera oceanica e la affrontiamo. E’ una passeggiata sulla roccia nuda della scogliera a strapiombo sull’oceano e la visuale è degna di nota. Si passa dal nero della roccia vulcanica al sabbia della roccia piu’ friabile che il vento e la salsedine hanno modellato col passare dei secoli. Alla fine della passeggiata c’è un vero strapiombo su una fantastica baia con grotte e calette rocciose, lo spettacolo è bellissimo e il mare sferza fortemente le rocce della baia. Dopo almeno 50 foto torniamo alla macchina e ci dirigiamo verso casa….come sempre stanchi!

ma….sulla strada del ritorno troviamo l’indicazione per El Cotillo, nota località turistica e balneare, cosi’ la curiosita’ ci fa arrivare fino alla rocca e alla torre di El Cotillo. La Rocca di El Cotillo è uno scoglio enorme, una vera rocca che si trova in acqua dove gli abitanti hanno costruito il piccolo porto turistico della località. La costa qui’ è rocciosa e alta fino ad un certo punto dove si abbassa e lascia spazio ad un impensabile spiaggia dorata enorme e piena di gente. Il mare è bellissimo e pulito, scendiamo in spiaggia e facciamo il bagno tra i cavalloni altissimi. E’ spettacolare dal basso vedere la spiaggia e tutt’intorno roccia e oceano.

Spiaggia di El Cotillo, Fuerteventura
Belvedere alla spiaggia di El Cotillo

Il sole sta per calare e faccio qualche foto col sole che scende verso il mare. E’ ora di tornare a casa e magari di andare a cena fuori…perche’ noi di energie ne abbiamo da vendere. La sera infatti partiamo con la macchina alla ricerca di un paesino dove cenare e ci perdiamo per una strada non asfaltata che costeggia il mare, lo spettacolo è bellissimo, c’è il tramonto e l’oceano è di fianco a noi… la strada è deserta e a tratti rocciosa, è bellissimo nonchè un’esperienza! Alla fine ci perdiamo e girando tra paesini di pescatori al buio torniamo nella nostra Corralejo e prendiamo una buona Paella in un ristorante al porto.

ESCURSIONE AL SUD
Il mattino del lunedi’ dopo una tappa nelle bellissime dune ci dirigiamo verso Caleta de fuste dove c’è una bella e vitale passeggiata sul mare, una cittadina turistica e vitale piena di negozi e gente. E’ un susseguirsi di hotel, villaggi e villette, in un bar prendiamo un caffè che non è il massimo ma ci accontentiamo. Caleta ha un’ampia spiaggia e un bel mare ma non ci fermiamo piu’ di tanto in quanto vogliamo fare una tappa a Tarajalejo, cittadina scarna e minuscola sul mare con una mini passeggiata con palme e una spiaggia di sabbia e sassi, cosi’ dopo foto e riprese riprendiamo per la famosa e spettacolare penisola di Jandia all’estremo sud di fuerte. Una penisola sabbiosa con zone di mare da capogiro.
Approdiamo inizialmente in una spiaggia vicino ad un enorme resort, è la spiaggia di sotavento, un club organizzato con ristorante e scuola di windsurf . Il paesaggio è stranissimo, una bassa laguna oceanica enorme tra cespugli e dunette che fuoriescono dal mare, acqua limpida e bianca, sabbia fine….la laguna che è attraversabile a piedi si estende a sud per km e cosi’ troviamo la vera spiaggia di sotavento, quella dove le maree fanno ghiochi di pozze di acqua marina qua e la e la sabbia si estende per km a perdita d’occhio.
Qui’ tutti fanno windsurf o kitesurf. Una prima zona in acqua è di acqua bassa e cristallina, ci sono onde alte e vento fortissimo. Nell’interno della spiaggia di sabbia ci sono vegetazione e colline nonchè una enorme duna di sabbia dove vengono scritti i nomi dei turisti a caratteri cubitali con le pietre vulcaniche nere. In acqua invece dopo la prima zona di acqua bassa sporge del mare una duna sulla quale la gente cammina (in mezzo all’oceano, uno spettacolo bellissimo!) e dopo la duna l’acqua diventa profonda è intensamente blu. E’ un posto davvero suggestivo e li passiamo il pomeriggio tra tuffi, riprese, foto, nudisti e surfisti. Fare il bagno è d’obbligo, l’acqua è fresca ma si sta bene in acqua visto il forte vento. Dopo essere abbrustoliti in tardo pomeriggio andiamo via col pianto nel cuor lasciando un posto magnifico ed unico.
Visto che siamo ad un passo dalla punta estrema dell’isola dove la strada finisce decidiamo di andare fino al findo e troviamo Morro Jable e il faro di Jandia. Non ci fermiamo ma ci passiamo in macchina scattando foto e la strada del ritorno occupera’ le 2,5 ore successive.

PUERTO DEL ROSARIO
Il martedi’ vogliamo visitare la capitale, Puerto del Rosario, un grande cittadone marino con porto, aeroporto e case a non finire. Poche le attrattive culturali e artistiche, chiese, palazzi, monumenti…. A poca distanza dalla capitale c’è la salina de El Carmen, interessantissima e visitabile con 5 euro. Una vera salina artigianale di fianco al mare, si visitano le saline di pietra dove l’acqua di mare viene incanalata e fatta evaporare e sui muretti viene raccolto a mucchietti il sale bianchissimo, è una bella esperienza e vicino al mare troviamo la ricostruzione di uno scheletro enorme di una balena. La visita al museo del sale è interessante e tra fotografie e un bel caseggiato che ospita il bar terminiamo la visita.
Gran Tarajal ci aspetta con le sue grandi spiagge scure e una cittadina vitale con locali sulla passeggiata che costeggia il mare. Vado in un supermarket a comprare delle sigarette al prezzo di Euro 1,20 al pacchetto! Mangiamo qui’ ma al volo e facciamo due passi lungo mare, fa caldissimo e la macchina ci porta alla spiaggia di La Pared. Lato ovest dell’isola, vento fortissimo e onde devastanti, una piccola spiaggia sassosa e una scogliera rocciosa molto invitanti per le foto. Il cielo si annuvola e il mare assume una colorazione verdastra bellissima.

Mare verde in La Pared, Fuerteventura
Mare verde in La Pared, Fuerteventura

Stiamo a La Pared per un’oretta e c’e anche un piccolo ristorante e un piccolo hotel. Ce ne andiamo decisi ad andare in piscina nel nostro amato villaggio che praticamente stiamo trascurando da quando siamo arrivati ma…incontriamo il cartello di legno della famosa ed introvabile Playa de Garcey il cui mare ha custodito dal 94 il relitto della bella e famosa American Star, incagliata e resa famosa dai turisti. Procediamo ai 20 km orari per una stradina polverosa e arriviamo su una scogliera alta e ventosissima che sfocia in una spiaggia nera, è pero’ la Playa della Solapa. Gira e rigira la troviamo, la Playa de Garcey. Il relitto affiora appena dall’acqua, è quasi del tutto affondato me per noi è un’emozione comunque. Eccolo la’, in mezzo al mare a farsi schiaffeggiare dalle onde fortissime dell’oceano. Paesaggio bello e romantico se vogliamo….mare, scogliera…..e la nave American Star.
Torniamo a Corralejo e il giorno successivo si va in escursione a Lanzarote quindi sveglia presto!

ESCURSIONE A LANZAROTE
Ci imbarchiamo alle otto su un traghetto dell’Armas e lo esploriamo curiosi, è accogliente ed elegante, da uno dei balconi facciamo foto all’oceano in traversata e 40 minuti dopo siamo al porto. Un bus ci aspetta per farci fare l’intero giro dell’isola con guida parlante italiano. Partiamo subito e siamo diretti alle montagne del fuego ovvero il parco naturale del Timanfaya. Uno spettacolo in tutti i sensi, la colata lavica indurita e rocciosa piu’ grande del mondo. 365 vulcani su Lanzarote, parte di questi eruttarono per 6 anni consecutivi dando vita all’odierno parco del Timanfaya e aumentando la superficie di Lanzarote. Nelle montagne del fuego ci fermiamo a fare alcuni esperimenti e visioni con il calore della terra vulcanica e dopo un souvenir il bus ci porta a fare il giro della colata lavica tra colori irreali e vulcani di ogni forma e genere. Tra il nero, il rosso, il giallo e l’arancione osserviamo le colate laviche e tutto intorno a noi è un’altro pianeta. Solo roccia, solo lava, solo vulcani e solo silenzio. Ci viene narrata la storia del parco del Timanfaya e il mio dito continua a scattare una foto dopo l’altra. Siamo estasiati e ammaliati da tanta potenza, bellezza e dal paesaggio strano. Dai vulcani passiamo alla valle della tranquillita’, colline morbide con cenere vulcanica e una rada vegetazione.

Parco naturale de Timanfaya, Lanzarote
Parco naturale de Timanfaya, Lanzarote

Ci fermiamo in una cantina dove assaggiamo il tipico vino dei vigneti di Lanzarote dove la coltivazione avviene in modo molto particolare, scavando il terreno e proteggendo le piante di vite con muretti di pietra contro il forte vento, intere piantagioni con una terra nera e piena di “buchi” dai quali salgono verdissime piante di vite!
Sempre piu’ sorpresi dalle bellezze dell’isola ci fermiamo in un paesino per pranzare in un ristorante e nella piazzetta c’è una chiesa dedicata alla madonna dei vulcani. Subito ripartiamo per visitare Jameos de Agua, un posto singolare e molto molto suggestivo. Prima pero’ una sosta in un luogo caratteristico per vedere l’olivina, un minerale verde oliva, di origine vulcanica che viene estratto e lavorato fino a diventare pietra preziosa per gioielli, intanto noi al bar abbiamo assaggiato il liquore di palma che viene servito con panna e cannella….
Arriviamo a Jameos de Agua, un cono di colata vulcanica che scendeva verso il mare…..indurito e vuoto, crea un tunnel buio dentro il quale si è creato un laghetto naturale dove vivono minuscoli granchi albini e ciechi. Tutt’intorno hanno costruito un ristorante, bar, una bellissima piscina bianca che spicca contro il nero della roccia vulcanica, una zona convention e due piste da ballo. Un giardino di piante tropicali verdissime e la casa dei vulcani. La casa dei vulcani in sostanza non è altro che un punto dal quale viene tenuta sotto controllo l’intera attivita’ vulcanica dell’arcipelago canario, dichiarata riserva della biosfera, Lanzarote ospita studiosi e vulcanologi per studi e viene monitorato il tutto con sofisticate apparecchiature. La casa si visita ed è molto interessante, plastici delle isole, computer, maxi schermi, riproduzioni e filmati….
All’uscita dalla casa la nostra visita è terminata e ci attende un’ora di strada fino al porto, sul bus mi addormento sfinita con la voce di Jon, la nostra guida che spiega aneddoti dell’isola. Ricordo ancora di esser passata per Teguise, una citta’ dedicata all’ultima principessa del posto e in alto il mirador posto sulla collina.
Torniamo al porto e ci imbarchiamo per tornare a fuerte, nuovamente 40 minuti di traghetto e a Corralejo ci fermiamo in un negozio di articoli da regalo e vestiario molto particolare. L’insegna è una riproduzione enorme di uno squalo e all’interno dalla parete sbuca uno squalo a meta’ fatto apposta per fare foto. Acquistiamo delle maglie di fuerte e torniamo a casa felici della giornata super che abbiamo vissuto. Per la cena ci concediamo un ristorante bellissimo sulla spiaggia di Corralejo, il Waikiki club in stile polinesiano dove una grigliata ed un’insalata che presentano benissimo, con patate arrugates ci tengono la bocca occupata fino a tarda sera.

SPIAGGIA DI FLAGBEACH – Fuerteventura
Instancabili ci svegliamo presto anche il giovedi’ che è il nostro ultimo vero giorno di vacanza a Fuerte e dal momento che non abbiamo piu’ la macchina decidiamo di noleggiare due biciclette per poterci muovere.
Andiamo in centro a Corralejo dove si noleggia un po ‘ di tutto e ci danno due mountain bike che vanno alla grande. Percorriamo un paio di km e arriviamo tra le famose e sempre magnifiche dune di sabbia di Corralejo, procediamo tra la sabbia e arriviamo a Flag beach, la bella spiaggia vista i primi giorni. Ci fermiamo qui è decidiamo di trascorrere l’intera giornata al sole dal momento che giornate di mare vere e proprie non ne abbiamo ancora fatte.

Flag beach, spiaggia a sud di Corralejo, Fuerteventura
Flag beach, spiaggia a sud di Corralejo

Il sole è alto, fa caldo e costante è come sempre il vento. Noleggiamo 2 lettini e un piccolo ma funzionale ombrellone ormai consumato dal vento e dalla salsedine comunque il tutto lo paghiamo 9 euro…. Il paesaggio tutt’intorno è da scatto fotografico, la marea è ancora molto bassa quindi per fare un bagno bisogna fare i km e noi li facciamo con macchina foto e videocamera. Facciamo due passi sulla spiaggia, l’acqua è cristallina, onde potenti e marea che lentamente sta salendo di metri e metri. La sabbia è bianca e si contrappone al blu intenso del mare e del cielo. Qua e la qualche pietra vulcanica e piu’ avanti alcuni muretti di rocce sono stati costruiti per riparare i bagnanti dal forte vento. Il posto è davvero invitante. Mi metto a mollo in una pozza di acqua cristallina ed è freddissima….Sono al settimo cielo. In giornata passa poi un ragazzo a chiederci i soldi dei lettini che tra l’altro sono comodi e colorati.
Presto la spiaggia si anima di turisti e la marea sale fino all’ombrellone. Verso tardo pomeriggio arrivano poi alcuni surfisti e gente con aquiloni e noi rimaniamo li accovacciati sui lettini ad osservare il tutto intorno meravigliati. Da li c’è una bella visuale dell’isola di Lobos e l’infinito oceano davanti a noi.
Flag beach è una spiaggia lunghissima, pulita, bianca, fine e si congiunge con le dune fino al nastro nero d’asfalto che divide le dune.
Alle 18:30 torniamo in villaggio passando davanti all’unico parco acquatico di Corralejo che si trova proprio vicino al nostro villaggio, il Baku water park. La sera siamo cotti dal sole e rimaniamo in villaggio che per altro non abbiano mai sfruttato non essendoci mai stati. Il villaggio comunque è molto bello e in tono con le vicine dune, c’è un mini market molto fornito, un ristorante pizzeria anche da asporto, 3 bar/pub dei quali uno è a bordo piscina, c’è un palco per l’intrattenimento serale con posti a sedere all’aperto. Un campo da basket e uno da tennis al limitare del grande villaggio che è molto colorato e fiorito. Le costruzioni con gli alloggi sono tutti a 2 piani sul marrone/arancione, Le piscine di un azzurro accecante e tutto intorno palme verdi. La reception non è enorme ma è molto carina e si vendono cartoline e foto ricordo. Alla reception parlano molto bene ogni lingua e tutti sono gentili e disponibili. Una nota di merito anche al tour operator che è stato efficiente e disponibile fin dall’inizio, grande Inviaggi!! Prima di chiuderci in casa andiamo ancora a fare acquisti per pensierini e ricordini, cartoline, cose carine e regalini per amici, in Corralejo ci sono tantissimi negozi di souvenir e uno enorme è non lontano dal nostro villaggio dove spendo 50 euro con carta di credito!!! Il nostro villaggio fa parte di una catena, sono tutti alle isole canarie e tutti si chiamano “Oasis” con l’aggiunta di qualcosa, il nostro è l’oasis dunas, vicino a noi c’è l’oasis village, l’oasis tamarindo e l’oasis papagayo…..tutti belli, tutti funzionali.

Venerdi’ mattina partiamo a malincuore verso le nove dall’Oasis Dunas porgendo l’ultimo sguardo e saluto a Corralejo che possiamo dire bella cittadina e iper fornita di tutto….in confronto a molto altre che abbiamo visto Corralejo è il top del top. Dopo una mezz’ora arriviamo a Puerto del Rosario e quindi in aeroporto, sulle piste c’è del fumo nero che si scorge da lontano, cio’ non ci tranquillizza, anzi…… dentro l’aeroporto è pieno di turisti e imbarchiamo i bagagli. Comincio ad essere triste ed irrequieta, non voglio proprio partire….Facciamo il check in e arriviamo al piano superiore dove c’è un grande open space luminoso e colorato, da qui’ ci sono tutti gli imbarchi dei voli. Un bar e una grande terrazza per fumatori, toilette, negozi di souvenir….tanta gente, sedie per l’attesa…non riesco a stare ferma e dopo un giro in terrazza dove c’è un sole e un vento molto piacevoli e dopo un salto in un bel negozio di prodotti tipici spagnoli chiamano il volo e a mezzogiorno esatto partiamo dalla bella e ventosa isola di fuerte alla volta di Bologna, una bologna triste e grigia che non ci da nessun bentornato.

CONCLUSIONI
E’ stata una bellissima esperienza e la rifarei domani, mi sono divertita e stancata, dicono che Fuerte sia la piu’ selvaggia e naturalistica delle 7 isole e l’ho constatato sulla mia pelle, le bellezze naturali dell’isola sono senza eguali. Fuerteventura da “forte vento” o da “forte avventura” ?? Questo non si sa ma chi l’ha scoperta ha scelto un buon nome comunque, per me è stata una grande avventura sempre accompagnata da un forte vento. E’ un’isola particolare che consiglio a tutti, con una buona dose di voglia di andare e scoprire, soldi in tasca ma ben spesi e una buona macchina fotografica…..io in tutto ho fatto la bellezza di 1460 foto…..non so se mi spiego.

Una settimana effettivamente è un po’ poco, 10 giorni sarebbero l’ideale per poter esplorare meglio anche Lanzarote che è un’isola molto affascinante e piena di bellezze e risorse…e magari un giorno in piu’ di mare e tranquillita’ non guasterebbe, noi ci siamo fatti bastare 7 giorni e abbiamo corso parecchio ma….è stata una bellissima vacanza!

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contattatemi!! elen2@libero.it