Viaggio attraverso i Balcani: la Grecia

Monastero di Meteora, Grecia

Situazione del viaggio. A-Kos–> B-Atene–> C-Meterora–> D-Salonicco–> E-Strumica

Eccomi al mio ultimo giorno in Grecia, stasera prenderò un treno che da Salonicco (Thessaloniki) mi porterà in quella che noi e quasi tutto il resto del mondo conosce come Repubblica di Macedonia.

Per Macedonia, in realtà, si intende un territorio più esteso che comprende il nord della Grecia (più del 50%), lo stato omonimo e parte della Bulgaria.

Tuttavia questo stato ha una crisi di identità:
il nome provvisorio dato dall’ONU é FYROM (Former Republic of Macedonia) ma la maggior parte dei paesi mondiali lo riconosce come Republic of Macedonia, tranne la Grecia che lo rifiuta categoricamente. Nella zona di Atene lo chiamano FYROM ( ma quella M finale non la pronunciano …) mentre nel nord, a Salonicco, ovvero nella regione macedone, la chiamano Skopje, come la capitale. L’ho vista scritta così anche nelle cartine ufficiali.
Vedi qua per approfondire Relazioni intern. con Macedonia.
Sono curiosa di sapere cosa ne pensano i diretti interessati.
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Su un’ isoletta in Grecia

Mi trovo a Mastihari, detta comunemente (da noi) Masticazzi, in Kos, un’isoletta della Grecia, di fronte alla costa meridionale della Turchia.
Nonostante le giornate siano lunghe ed intense, tra lavoro, pubblic relation e vita da mare, mi rendo conto adesso che è passato un mese dal mio arrivo ed é già quasi ora di pensare alla via del ritorno.
Proprio ora che finalmente conosco l’isola in quasi ogni suo angolo, visitata a cavallo del mio fidato destriero (il motorino) e posso permettermi di non inventarmi le risposte alle domande dei novelli vacanzieri ma basarmi su una reale esperienza personale. Un’altra settimanella e partirò.

In motorino a Kos, Grecia

.In motorino a spasso per Kos

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Grecia arrivo

A mollo con la testa sommersa sott’acqua, ascolto il movimento dei sassolini cullati dalla corrente, il rumore delle bollicine che salgono in superficie e in sottofondo, ovattati, i fastidiosi schiamazzi di un gruppo di inglesi.
L’acqua termale rigenera il mio corpo stanco.
Con la testa rivolta verso il cielo, ammiro le costellazioni e tutto il firmamento, la visuale è interrotta solo dalla parete rocciosa della spiaggia al mio lato, che come un gigante buono mostra la sua imponenza, protegge e rende ancora più affascinante il luogo. Stelle cadenti sfrecciano di tanto in tanto, ricordandomi che i desideri ho smesso di desiderarli.
Al mio fianco l’immensita del mare che questa sera possiede qualcosa di magico e surreale. Non so bene se sto sognando o se sono stata catapultata in un’altra dimensione, quando, nell’oscurità, nuoto sott’acqua ad occhi aperti e mille lucine brillano e danzano attorno a me, seguendo i miei movimenti lenti… come se le stelle del cielo giocassero con il mio corpo sott’acqua. Madre Natura, così incredbilmente affascinate, da rispettare, ammirare, venerare.
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Non si stupisce più nessuno…

Vi ho lasciato 3 mesi fa con un post a Tenerife, dove ho trascorso 6 mesi abbastanza intensi, socialmente parlando. Ho ritrovato i vecchi amici ed incontrati di nuovi, ricadendo a mio malgrado nel pericoloso circolo vizioso della vita portuense (di Puerto de la Cruz). Mi sono divertita e l’ho lasciata a malincuore per proseguire con i miei progetti.

Ma dove sono ora? In Italia da un paio di mesi.
Dove sarò tra poche ore? In Grecia!
In Grecia? Eh si, in Grecia!
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Scatti Turchi

Finalmente sono riuscita a sortire qualche foto della mia esperienza turca.
Una vacanza?
Ebbene sì, una vacanza ad inizio agosto come una vera italiana, prigioniera delle famose “2 settimane estive”.
Ahhrg, mi fa quasi senso dirlo! Però quest’anno è andata così.
Nonostante non avessi il tempo, sia psicologico che materiale, devo ammettere che il riposo, dopo mesi di duro lavoro, mi ha fatto bene.

In ogni caso userei la parola “miniviaggio“, il termine mi aggrada maggiormente.
Mi sento quasi in diritto di dirlo, se mi confronto al tipo di vacanza trascorso da colleghi e amici (G.P. nrd).
In fin dei conti questa esperienza mi ha regalato molto. Andare in Turchia ha sicuramente arricchito il mio bagaglio culturale ed umano, tipico del viaggio.
Purtroppo chi viaggia mi starà insultando in questo momento, però credo di poter dire serenamente di aver spremuto il massimo del succo (il viaggio) da un frutto appassito (la vacanza).

Vi chiederete: cos’é che distingue due settimane di vacanza da 2 settimane di viaggio? Ecco buona domanda.
Le risposte in breve per questa esperienza:

  • Non avere un programma ben definito ma essere liberi di cambiare in ogni momento.
    Per esempio io sapevo solamente che sarei atterrata ad Istanbul e ripartita da Kos in Grecia e dovevo passare per Gumusluk, paesello vicino a Bodrum, a trovare una mia amica che vive lì. Tutto è stato programmato al momento, a secondo delle esigenze e dei desideri. Infatti ho allungato la permanenza a Istanbul perchè la città necessitava più tempo ed ho saltato una tappa “turistica” perchè non ne avevo voglia, faceva troppo caldo.
  • Frequentare luoghi e gente del posto.
    Parlare, confrontarsi, accettare o ribattere una cultura sotto tantissimi aspetti diversa dalla tua, é ciò che più mi riempe l’anima. Non mi sarei mai aspettata tanto scambio in sole 2 settimane, grandioso.
  • Oltre alla gente del posto, quando viaggio mi piace incontrare “viaggiatori”.
    In Turchia ce ne sono parecchi, ragazzi che lavorano viaggiando. Incredibile, questa esperienza mi ha fatto ricordare come il viaggio fa crescere le persone.
  • Non “buttare” i soldi in attrazioni turistiche (qui ci sarebbe da discutere).
    Bhe, in breve… in queste 2 settimane ho praticato windsurf, vela, solo grazie all’amicizia creatasi con gente del posto. I più cattivi la chiameranno scrocaggine, io lo chiamo interscambio. Sono stata invitata ed ho semplicemente accettato. Faccio lo stesso quando mi capita di essere a situazione inversa.
  • Poi a questi punti aggiungo le riflessioni che ne conseguono.
    La consapevolezza:

  • della vita da prigionieri che stiamo vivendo in Italia.
    Il DOVER tornare a casa prima ancora di ambientarmi… non va bene ;). Ma io in quel momento avevo già deciso.
  • di sentirsi, e probabilmente essere, diverso.
    No, non sono come tutta la gente che era sull’aereo di ritorno da KOS! No, non lo sono! Stavo male per il comportamento dei vacanzieri italiani (volo Kos-Milano) e mi camuffavo sotto le mie sembianze tedesche per la vergogna. Unico punto veramente negativo.
  • del risveglio di una gran voglia di viaggiare, scoprire, imparare, VIVERE.
  • Alcune foto. Cliccate su questa per vederle tutte. Ciao

    Se volete lasciare un feedback alle foto, mandatemelo x e-mail e ve lo pubblicherò.