Io sono piccola ed ignorante!
Non mi sento in grando di giudicare niente e nessuno. Non sò se quello che mi raccontano nei giornali, alla TV sia verità o menzogna… posso farmi una mia idea ma ho imparato, soprattutto con il viaggio, che spesso la realtà è alterata, guidata solo da interessi politici.
E non solo per le notizie politiche, anche per il cibo, la produzione di “cose” in generale, quali vestiti, oggetti elettronici, etc.
Ci sarebbe da scrivere un libro ma per farla breve, ho deciso di credere e condividere gli ideali ed i pensieri di persone che stimo.
Possano essere queste persone: amici, conoscenti o personaggi importanti.
… e questo è uno, ed era il 2002… è cambiato qualcosa da allora?
Non sono amante degli animali di compagnia, non mi piace particolarmente averli attorno, occuparmi di loro. Sarò fighetta ma mi disturbano i peli in casa sul pavimento e soprattutto quelli nel letto!
Credo non sia giusto rinchiuderli, non mi piace vederli in uno zoo ma soprattutto non mi piace mangiarli. In realtà credo di essere più coerente di un dichiarato animalista che ha 6 cani, 10 gatti in casa, va a recuperarli per strada ma si mangia un succoso filetto al pepe verde!
Amo invece vedere gli animali in natura, anche solo ascoltarli mi emoziona, senza disturbarli. Che bello essere nel bosco e vederli zampettare tra gli alberi. Considero un cerbiatto nel bosco, una marmotta, un uccellino, una mucca, allo stesso livello di un cane. Credo che ogni animale sia venuto a questo mondo per stare nel suo habitat naturale. Il cane probabilmente era un lupo che poi è stato addomesticato dall’uomo e l’evoluzione ha voluto che ora dipenda da noi. Continua a leggere→
Negli ultimi mesi mi sono avvicinata particolarmente al mondo spirituale e soprannaturale. La gente é portata a credere solo a ciò che vede ed é provabile scientificamente. In realtà mi rendo conto che, seppur denigrato, l’argomento intriga, appassiona ed interessa.
Quasi per scherzo e in maniera provocatoria, negli ultimi giorni mi avete sentito parlare di fantasmi e di extraterrestri… pensando che sono diventata pazza.
Perchè se dico che credo in Dio non mi prendete per pazza? Non é la stessa cosa?
Ah no! Dio, pur essendo scientificamente NON provabile, é stato approvato dalla massa e tramandato nel corso dei secoli. Come se la vecchiaia e la massa credente giustificasse una pazzia generale a livello mondiale.
Come sempre il popolo é persuaso a seguire la massa, in questo caso la persuasione si chiama Religione.
Come le mode, ciò che é accettato dalla massa critica é bello, ne siamo inevitabilmente influenzati. Inoltre, seguire la massa non implica dover pensare con la propria testa e di conseguenza evita ogni rischio di essere giudicati. Più facile, no? Anzi saremo giudicati se diciamo di non credere!
Perché se dico “mi converto al buddhismo” sono pazza, mentre se dovessi dirlo in Asia, sarebbe normale? Semplice, la massa la pensa come me.
Vi invito fortemente a guardare questo documentario di composto da 5 parti.
L’illusione di DIO.
Probabilmente ora sarò scomunicata da Don Ennio, il prete di Pino L.M., che tanti complimenti mi ha fatto per le mie riflessioni nel post “Domanda ad un astronauta“.
Sono contenta che gli sia piaciuto e sono felice di averlo sentito parlare e riflettere, per la prima volta nella mia vita, di spiritualità non referendosi alla religione.
Ora, non sto dicendo che Dio non esiste, non lo sò… probabilmente si. L’essere umano, fin dalle sue origini, ha sentito la presenza e la necessità di un qualcosa che va oltre la vita terrena, ne ha bisogno per avere una linea di guida, per dare delle spiegazioni ad eventi inspiegabili, per trovare supporto alle sofferenze.
Se questo Dio li aiuta a superare le difficoltà, ben venga! Poi insomma…. viviamo in un mondo incredibile, bellissimo, di perfetto equilibrio ed armonia. Cosa e chi l’ha progettato e creato? Gli animali… e l’uomo … ahhh, anche Charles con la sua Teoria dell’Evoluzione, ha sempre combattuto interiormente con l’esistenza di Dio.
Cosa dà la vita ad un corpo? Io lo penso sempre guardando la mia nipotina: una bambolina bellissima a cui é stata data la vita, si muove, parla, pensa… non é incredibile?
A volte, perfino ammazzare una mosca noiosa mi riesce difficile… soffro vedendo un pescatore infilzare un verme nell’amo… é una vita e di conseguenza un evento fenomenale, un corpo la cui vita non può essere restituita.
In questi giorni per la testa mi frullano questi pensieri spirituali, paranormali e religiosi, alimentati dagli eventi soprannaturali del Tripraduno e dalle riflessioni religiose del Tripluca che spiega il suo punto di vista in Religion Explained.
Io non mi reputo una persona totalmente materialista, lo ero ma sto cambiando. Il viaggio mi ha cambiato anche da questo punto di vista.
Quindi mi analizzo e penso, qual’é la mia posizione di fronte a tutto questo?
Nello stesso modo in cui metto in dubbio l’esistenza di un Dio (un dato di fatto per molti), dò la possibilità ai fantasmi, (una fantasia per molti), di esistere. Ma sinceramente sono cavoli loro, ci penserò in punto di morte, vivo e li lascio vivere. Non mi disturbano.
Io piuttosto credo nell’ Energia.
Non mi riferisco ad Energia Nucleare e neanche a quella eolica, idroelettrica o solare. Credo che ogni luogo possegga una propria Energia, generata dalla propria bellezza e dagli eventi avvenuti in passato.
I più sensibili “sentono” questa Energia, i più mistici la trasformeranno in fantasmi mentre i più distratti, scettici e materiali non si accorgeranno di nulla ma sicuramente saranno sopraffatti da una innegabile sensazione di benessere vedendo un luogo bello, oppure di malessere attraversando un posto oscuro, tenebroso, o dove é successo qualcosa di brutto.
Lo stesso succede con le persone:
ce ne sono alcune che con la loro sola presenza e sorriso irradiano benessere, altre invece che, parlando solo di cose negative, lamentandosi della vita, inquietano e fanno star male, rubando inconsciamente le forze degli altri. Questa forza si chiama Energia.
In Sud America, probabilmente spinta dalla costante necessità di attenzione e sicurezza, ho sviluppato la grandissima capacità di capire le persone. Mi bastava guardarle, captare la luce dei loro occhi, per comprendere se potevo fidarmi o no.
Sono sicura che questa mia “intuizione” mi ha aiutato spesso ad evitare spiacievoli situazioni. In diverse occasioni ho avuto modo di verificare la mia capacità, dimostratasi quando, per vari motivi non ho voluto/potuto seguire il mio istinto. Ecco, io questa la chiamo Energia, sapevo cogliere la positività o negatività dalle persone. Specialmente in Colombia, dove gli occhi delle persone brillano in modo particolare, le brutte persone sono opache. L’energia brilla.
Il trucco per stare bene ed essere felici, é cercare di “caricarsi” il più possibile di Energia positiva:
circondarsi solo di persone piacevoli e simpatiche, evitare quelle inutili e negative nei confronti della vita; stare il più possibile in mezzo alla natura, apprezzando e godendo della sua bellezza. Nello stesso modo donare la propria positività agli altri.
Il mio ultimo viaggio in Sud America mi ha avvicinato a questo mondo, in Perù mi é capitato in mano (per caso? A questo punto penso di no) il libro “Las nueve revelaciones” ( “la profezia di san celestino” in italiano). Spiega dettagliatamente l’energia, inoltre secondo questo scritto, tutte le intuizioni, il destino, gli incontri, non sono semplici coincidenze, tutto capita per un motivo.
Dopo averlo letto ho ripensato alla mia vita, alla strada che ho intrapreso negli ultimi anni, alle persone che ho incontrato, ricostruendo il tutto mi rendo conto che nulla é accaduto per caso… ancora mi chiedo dove mi porterà!
Anche se le rivelazioni (i manoscritti) descritte nel libro, sono solo una invenzione dell’autore (chi lo sà), credo che il libro trasmetta un messaggio importantissimo. Invito tutti a leggerlo, perlomeno per capirne gli insegnamenti, per imparare a vivere meglio in armonia con la natura, con la bellezza, per vederla ed apprezzarla, con la gente che ci circonda e se si vuole anche con Dio.
Ora, non catalogo questa Energia nel mondo soprannaturale ma semplicemente in qualcosa di terreno che rimane all’interno della nostra atmosfera terrestre o chissà… forse influenzata dalle stelle…
Un modo per vedere la vita in modo meno razionale e più contemplativo.
L’ Energia scorre intorno a noi, dobbiamo saperla cogliere e lasciare fluire.
Se tutti lo facessero si creerebbe un mondo migliore.
Non vi sto dicendo una novità, semplicemente nel mio ultimo viaggio in Sud America ne ho avuto la conferma: l‘italiano non viaggia!
… o perlomeno, non viaggia con lo zaino!
In 5 mesi, tra Colombia, Equador, Perù e Bolivia, ho incontrato un solo connazionale che stava concludendo il suo giro attorno al mondo (tra l’altro anche molto simpatico e carino), i pochi altri erano o vacanzieri o residenti.
Spesso mi sono chiesta il motivo per il quale l’italiano, rispetto alle altre nazionalità del mondo, rinuncia ad una così importante esperienza della vita: la scoperta di altri popoli e culture.
Ci si potrebbe soffermare a lungo su questo tema, io ora la semplifico così: colpa delle bollette.
Bollette da intendere come debiti: del mutuo, della macchina ma anche semplicemente dell’affitto, della luce, del gas, Sky, palestra, etc… Chi più ne ha, più ne metta.
Ci si fa incastrare in un circolo, dal quale é difficile uscirne e non permette di coltivare le proprie passoni, di viaggiare, di essere libero! Diciamo, questo post é rivolto a coloro i quali vorrebbero viaggiare ma non lo fanno, perchè pensano di non poterlo fare. (Prendo di mira il “viaggiare” perché é il tema centrale di questo blog ed é la mia passione ma é solo un esempio)
Come si può partire quando alla fine di ogni mese si hanno una serie di pagamenti da saldare, con contratti che durano mesi, magari anni…? Come si può lasciare tutto e andarsene? Impossibile!
In realtà io la soluzione ce l’ho!
La soluzione é K.I.S.S.! Keep it simple stupid! La vita.
KISS é un acronimo usato in design ed in informatica, per riuscire ad avere una maggiore efficenza, rispettivamente nel codice e nello stile. Io lo uso per la mia vita!
Mantenere la mia vita semplice é l’unico modo per sentimi veramente libera. Tutto ciò che implica un impegno maggiore di qualche mese, mi soffoca… mi fa paura!
Le persone pensano che io non faccia niente, che sia una hippy mantenuta dai miei genitori! In realtà semplicemente non voglio farmi imprigionare dalla società ed inseguo i miei sogni. E guarda un pò, inseguendo i miei sogni riesco a mantenermi.
Nella mia vita, i miei genitori non mi hanno mai dato più del minimo indispensabile, materialmente parlando. Ho ricevuto però tanto amore e attenzioni.
Da bambina ereditavo tutto dai miei fratelli maggiori, dai tempi delle medie mi pago le scarpe da sola. La mia prima BMX, poi il motorino e la prima macchina me li sono pagata con i risparmi di lunghe estati a lavorare dal mitico Armando!
E probabilmente per questo, ho imparato ad apprezzare ogni piccolezza della vita.
In seguito, entrando nel mondo del lavoro, ho rischiato anch’io di oltrepassare la “soglia” e di essere imprigionata dalle bollette. Ma per fortuna da bambina ho picchiato la testa (cit) e le cellule danneggiate del mio cervello mi hanno fermato, fatto mollare tutto e partire in tempo. Fiuuuuuu!
Lo ammetto, all’inizio é stata dura, soprattutto abituarsi a stare sola… ed ora, il “stare sola”, è quella cosa a cui proprio oggi, troppo spesso non riesco a rinunciare.
Ho capito fin troppo bene quanto la libertà sia importante, l’ho capito talmente bene che i miei progetti futuri non superano i 6 mesi. A volte é difficile, soprattutto quando si é in Italia e piove per settimane intere. Quando sono triste mi é difficile relazionarmi con gli altri ma poi basta un giorno di sole per ringraziare tutte le scelte prese, ringraziare di essere in questo posto fantastico che é il lago maggiore e pensare che in ogni momento, nel giro di poco tempo, posso prendere lo zainetto ed andarmene… viaggiare! Non faccio caso alle battute maligne e alla gente ignorante. Tutto mi passa indifferente.
I need KISS, in tutti i sensi ma ora intendo: La vita!
Posto l’ultimo video del mio viaggio nella foresta amazzonica, non solo per le immagini che mostrano i bisogni della vita ridotti ai minimi termini ma soprattutto per la canzone di Eddie Wedder – Society: esprime esattamente ciò che dico nel post.
INVERNO O ESTATE
Canoa 15.02.2011
E’ inverno qua sulla costa pacifica a sud dell’equatore …. se penso logicamente siamo, anche se per pochi km, nell’emisfero australe, quindi dovrebbe essere estate… mhh, tra la gente c’è un po’ di confusione a proposito…
In realtà in Ecuador non esistono le stagioni come da noi ma solo stagione umida e stagione secca. Febbraio é la stagione della pioggia, quindi é inverno. Punto.
LA BIMBA
Canoa 16.02.2011
Sono qua, comodamente seduta nella open-air reception dell’albergo dove siamo alloggiate io e Alex, riparata solo da un tetto di paglia. Piove forte, anzi diluvia!
Stanotte sono stata svegliata da una goccia d’acqua che mi cadeva sul viso ad una intermittenza di 5 sec. Senza fare troppe storie, semplicemente mi sono spostata e ho continuato a dormire. Per fortuna sopra le nostre teste c’era un altro piano ed infatti durante la notte ho sentito gridare e scappare gli inquilini. Non credo sia bello svegliarsi nel pieno della notte con il letto allagato.
Oggi quindi cambiamo e ci sposteremo in un altro albergo in riva al mare, tra l’altro più economico e con WIFI in camera.
La nostra casa in un hotel in Canoa, Ecuador
Mentre aspetto Alex, in attesa di andarcene, osservo una ragazzina di circa 14-15 anni che culla un neonato sull’amaca. E’ suo figlio… qua é normale! Dopo un po’ arriva una signora sui 55 anni, credo sia la nonna della ragazzina e la bis nonna del neonato. Discutono animatamente. Il bimbo le guarda silenzioso muovendo gli occhi al ritmo del dondolio dell’amaca. Diluvia… ma fa caldo. Osservo le gocce che si staccano dalle foglie palma del tetto … ascolto la pioggia e rimango assorta nei miei pensieri!
L’ESSENZIALE
Canoa 20.02.2011
Siamo a Canoa, una piccola località di mare sulla costa pacifica dell’Ecuador. Un perfetto compromesso tra tranquillità e fiesta, local e turisti, sole e nuvole, sport e relax e finalmente sembrerebbe un posto sicuro… quasi surreale, dove il tramonto che toglie il respiro, la spiaggia chilometrica, le stradine sterrate, i baretti sulla spiaggia e i prezzi economici, fanno apparire questo paesino il paradiso sulla terra.
Per vivere… un costume, un pareo, buona compagnia e l’equivalente di 5 euro in tasca sono sufficienti. Le infradito sono solo un disturbo inutile. Off course, una connessione internet e il mio portatile. Stop. Non mi serve altro e sono una delle persone più felice al mondo.
La vita sulla costa in Ecuador
CHIQUIRINGA
Canoa 22.02.2011
I ragazzi, tutti surfisti (l’unica cosa che si può fare qua), tengono il monopolio e il controllo della spiaggia. Sorvegliano tutti i movimenti. Per loro, le poche turiste che arrivano sono un diversivo, una distrazione alla loro vita spesso difficile. Si buttano senza paura o timidezza ed ammetto che alcuni ci sanno fare, aiutati dai loro corpi statuari scolpiti dalle onde del mare e il fascino tropicale. Capaci di far sentire la più racchia della europea, una fata! Attratti dalla diversità, bisognosi di uno scambio culturale e chissà forse anche dal sogno di poter scappare dal loro paese…. dal loro paradiso! Chiquiringa (chiquita-gringa ovvero piccola straniera) così mi chiamano amorevolmente. Così mi sento in questi giorni, un angelo … la ragazza più bella del mondo … ma nello stesso tempo la più vecchia.
Purtroppo ci separa a volte la mentalità ed spesso un’ età troppo distante. L’età media non supera 23 anni !
Una differenza, per quanto mi riguarda, poco interessante e che al contrario, mi deprime alquanto.
Quindi torno alla realtà: mi rendo di non essere così bella … mi rendo conto di non essere così vecchia!
PILLOLE SURFISTE PERSONALI
– Surfeare sopra una ola é la sensazione più bella al mondo!
Surfeare sotto una ola é decisamente la sensazione più brutta al mondo!
(ma sempre meglio che stare in ufficio)
–Long board: easy surf, eavy paddle. Short board: easy paddle, eavy surf.
Ma non esiste una funivia che ti porta al point-break?
– L’acqua salata non é buona da bere!
– Surferare, o meglio, stare in mare con la tavola durante il tramonto non ha prezzo!
Tramonto in Canoa
SUPER STARS PER UN GIORNO
Canoa 20.02.2011
Siamo a Canoa una piccola sonnolenta località di mare sulla costa pacifica dell’Ecuador.
Durante la settimana ci sono poche persone: gli abitanti, una ventina di surfisti ed alcuni turisti. L’ambiente é rilassato e la spiaggia chilometrica sembra essere riservata tutta per noi.
Non chiedetemi che giorno é oggi. Oramai ho perso il senso del tempo e per la ora mi regolo in base al sole.
Ma quando arriva il Weekend a Canoa ci si accorge… eccome!
Il fine settimana il paese si trasforma nella Rimini Ecuadoriana invasa da cittadini Ecuadoriani, una pazzia incredibile.
Vi racconto che cosa mi é successo questo fine settimana:
Premessa – non me la sto tirando, voglio solo rendervi partecipi a ciò che ci é successo perchè mi sembra assurda anche a me. Troppo assurda!
Cronaca:
E’ domenica, sono seduta al tavolo del mio ufficio, (il tavolo del bar dell’albergo 5* a 5 euro a notte) sorseggiando l’unico caffè non istantaneo di tutta Canoa (un lusso). Osservo incredula l’afflusso di persone che si riversano in spiaggia, la musica proveniente dai baretti aiuta a creare l’atmosfera festaiola, la marea scende come per creare in spiaggia lo spazio necessario.
Osservare la gente é uno dei miei passatempi preferiti. Lo spettacolo mi affascina.
Gli ecuadoriani adorano sotterrarsi con la sabbia… no comment!
Dopo circa un’ ora decido di andare in spiaggia anche io a godermi il sole, trovo un fazzoletto libero dove piazzarmi. Dopo un po’ mi raggiunge anche Alex.
Ecco che improvvisamente da osservatrice, divento l’osservata, anzi le osservate!
Sembra che i cittadini Ecuadoriani (la maggior parte arriva da Guayaquil, la città più popolosa dell’Ecuador) non abbiano mai visto due ragazze straniere in vita loro. Dopo un attimo di titubazione inizia una assurda processione per fotografarsi con noi. Ci sentiamo una attrazione da circo! Uomini, famiglie, bambini che vogliono una foto con “Las Rubias” (le bionde) Porc… Addirittura un ragazzo ci ha chiesto se siamo delle Stars del cinema…. ahahah. Uff, non ridete troppo per favore, lo sò… sembra una barzelletta.
Per divertirci un po’ a volte mentiamo sulla nostra vera provenienza. Io la prendo sul ridere, Alex alla fine é più scocciata!
Uff, che fatica essere delle star! Non hai più la tua privacy! 😉
PESCE FRITTO E CIOCCOLATO
Canoa 19.02.2011
Il sabato mattina precedente stavo cercando di lavorare al mio progetto appartamenti sul lago maggiore nel mio favoloso ufficio/bar.
Il mio ufficio al mare
. Purtroppo la corrente o semplicemente la connessione viene spesso a mancare ed allora decido di leggere il mio libro. Due benestanti ragazzi ecuadoriani di fianco a me sono già in marcia bevendo birra alle 10 di mattina, giusto per combattere gli effetti alcolici della sera prima. Insomma, cominciano a parlare del più e del meno. Uno si occupa di auto… di rally… di corse illegali. Mi racconta un pò di storie avvincenti, inseguimenti della polizia, etc, come capita spesso qua in Sudamerica.
“Vuoi una birra?” Mi chiede uno
“No gracias” rispondo con una certa sicurezza. Ho appena bevuto il mio cafè con leche!
Continuiamo a parlare, Alex si unisce… I ragazzi seguono a suon di Cocktail (il nostro é un hotel Vip).
“Allora, cosa bevi adesso?” mi chiede uno dopo mezzoretta.
“Bueno, un Jugo natural de Pina, gracias” (un succo di ananas) rispondo, per non essere troppo antipatica e asociale.
Mi guardano quasi seccati della mia decisione astemia.
Arrivano le 12.30 … i ragazzi continuano a bere superalcolici e perfortuna per loro ordinano da mangiare. Mi allontano 10 min e quando torno vedo che stanno mangiando pesce fritto con salsa di cioccolato come se fosse Kechup, avete presente quella che si mette sul gelato?
“Prova, es muy rico” (assaggia é molto buono) mi dicono.
Io, disgustata senza farlo notare Rispondo “No gracias, no tengo hambre” (grazie non ho fame)
“Ohhh Lucia, tu me sorprende!” mi dice il ragazzo dopo i miei numerosi rifiuti!
Uff… io lo sorprendo!
Per quanto ci provi, a volte mi riesce difficile integrarmi ad una cultura.
IL VIAGGIO IN BUS
CANOA 17.02.2011
Il viaggio in bus non é un semplice spostamento per raggiungere un altra località, bensì una vera e propria avventura, una delle parti più interessanti del viaggio.
La sola azione di prendere un bus é un’ esperienza ogni volta unica. In Colombia per esempio i Bus partono in continuazione, c’è molta concorrenza tra le compagnie, gli addetti si mettono in strada per essere i primi a recuperare passeggeri. Non abbiamo quasi mai dovuto aspettare la partenza del bus, anzi il più delle volte siamo dovute salire correndo.
Spesso proprio questa fretta e concorrenza ci ha permesso di trattare il prezzo, anche se molto probabilmente i soldi se li intascava in nero il conducente, mah! Ma va bene così…. noi il prezzo basso, loro qualche soldino in più da aggiungere alla paga da fame.
In Ecuador mi sembra che tutto funzioni più o meno regolarmente anche se le emozioni non mancano.
Dopo avervi raccontato della mia esperienza in Colombia, documentata nel video presente nel post Colombia Adios , un’altra esperienza interessante l’abbiamo avuta nel tratto costiero dell’Ecuador tra Atacames e Canoa, la ruta del Sol.
Le due località distano solo circa 100 km ma il collegamento é scomodo perchè bisogna cambiare il bus ben 2 volte.
Dopo il primo cambio e la seconda tratta percorsa, per l’ultima ora di viaggio abbiamo preso una mitica Chiva, i coloratissimi bus tradizionali, senza porte e finestre, con solo delle panche per sedersi. Fantastico!
“Arriveremo a destinazione?” mi chiede Alex appena partite.
“Seguro! questi bus sono dei carroarmati” Rispondo io
Come non detto, dopo circa 20 min di viaggio un brutto rumore pone fine al viaggio.
Non mi intendo di motori ma giudicare dall’acqua che perdeva, credo si sia rotto il radiatore.
Opppsss, e ora? Ci restituiscono metà dei soldi del biglietto ed arrivederci…. :S
Niente paura, il trasporto non é un problema da queste parti. I bus di linea passano costantemente e si possono fermare ovunque. Ma quando?
Ok tranquille ci mettiamo ad aspettare sul bordo della strada in compagnia degli altri malcapitati che sembrano abituati ad avvenimenti del genere. Neanche 5 min e un pick up ci carica tutti sul furgone insieme alle banane, chiedendoci lo stesso prezzo del bus. Ehehe
Una esperienza interessante! 😀
Ecco il video!
IL MONDO E’ PICCOLO
Canoa 16.02.2011
Dopo che Alex é stata derubata in Colombia tutto si é risolto per il meglio:
passaporto provvisorio é stato rifatto all’ambasciata austriaca di Bogotà ed
il bancomat é già in Perù da un suo amico. Presto andremo a recuperarlo.
Per ora le presto io i soldi che mi restituirà con gli interessi o in cambio di lavori forzati di traduzione in tedesco al mio sito sul lago Maggiore… 🙂 Vedremo! Per il resto sono solo beni materiali. Il PC ce lo dividiamo.
L’altro giorno Alex stava guardando le sue mail quando la sento gridare in lontananza.
“Que pasa Alex???” Le chiedo spaventata…. con lei non ci si annoia mai! 🙂
Corro da lei che mi guarda senza respiro…
Non ci crederete. Vi ricordate di G., il nostro compagno di viaggio in Colombia?
Ci ha scritto una mail. “Sono a Canoa per 3 giorni, voi dove siete?”
Il mondo é piccolo… ma un villaggio come Canoa può essere molto, molto grande! 😉
SURF SEXO DROGA E REAGGAETON
Canoa 25.02.2011
Questa é il ritmo costante della vita locale nella playa ecuadoriana. Due settimane tra Atacames e Canoa, rispettivamente 3 e 12 giorni. Amata, odiata, amata, amata, amata… Canoa é stato un turbine di esperienze ed emozioni… amicizie e discussioni che fanno crescere, soprattutto una campagnola come me! Un impatto piuttosto forte veder girare cocaina come se fosse marijuana (e quest’ultima quasi inesistente a confronto).
In Colombia non ne ho vista tanta tra la gente locale, nonostante il prezzo sia la metà che in Ecuador… o forse in Cali, come dice Pietro la situazione é diversa che nel resto della Colombia. O forse posso solo confrontare le mie esperienze. Insomma per i ragazzi che ho incontrato e frequentato, ho avuto questa impressione.
L’impatto sulla costa é stato difficile, la gente vive all’insegna della trasgressione… tutta la vita! E anche se al principio mi disturbava essere trattata come la turistella gringa con la quale tutti ci provano, ho presto imparato a trattare la situazione ed ammetto che alla fine, io ed Alex, ce ne siamo andate da Canoa con una lacrimuccia sulla guancia.
Lasciamo un posto stupendo, lasciamo il sole, lasciamo persone che alla fine si sono rilevate buoni amici ma soprattutto lasciamo il surf…. porc proprio oggi che sono riuscita a surfare una “ola” senza schiuma! Di questo passo imparerò a surfeare a 52 anni!
Va bhe, una scusa per tornare. Per adesso… premo quel pulsantino a cui é sempre difficile accedere “RESET” e si ricomincia per nuove avventure.
Selva ecuadoriana arriviamo! 🙂