04.05.2011
Eccomi sull’aereo che pone fine al mio viaggio in Sud America.
Ci tengo a scrivere adesso, prima che il viaggio sia veramente finito, quando le emozioni saranno alterate dalla vista della mia famiglia, dalla gente del paese e dallo splendido Lago Maggiore che, dopo 5 mesi dalla partenza, mi ricapulterà nella realtà, laddove la vita sembra seguire immutevole, incurante del tempo.
La prima settimana sarà dura dormire nello stesso letto consecutivamente ma ora ho bisogno di annoiarmi, di pensare ai miei progetti e puntare sull’unica sicurezza in questa fase della mia vita:
LagoMaggioreApartments.com é il motivo per il quale sono tornata tanto presto.
Un progetto ben chiaro e scolpito a caratteri cubitali nella mia mente con gente che oramai é divenuta parte della mia vita quotidiana. Fantastici ragazzi con cui condivido non solo idee lavorative ma anche ideali di vita…. o forse semplicemente la stessa pazzia! 🙂
Dunque, se avete un appartamento da affittare per vacanza al Lago Maggiore (o in qualsiasi altro posto del mondo), contattatemi o altrimenti spargete la voce!
Grazie, fine della pubblicità. 🙂
Ma veniamo al viaggio…
Fine del mese di Aprile 2011
Sono le 19:30 e sono in cima ad una collina a più di 4000 mt dii altezza, sull isola Amantani, nel bel mezzo del lago Titicaca, in Perù!
Siamo sole io ed Alex, che dopo essere salite al tempio Pachamama (madre terra) ci sediamo su una grossa roccia ai piedi del tempio Pachatata (padre cielo, che protegge la Pachamama) ad ammirare la stupenda vista a Pachakocha (il lago Titicaca).
Dopo aver portato 3 pietre e camminato 3 volte attorno al tempio, esprimiamo 3 desideri in ordine di importanza: salute, amore, dinero!
Gli altri ragazzi che erano con noi sono già scesi al paese (per paura del buio e la fatica di camminare, credo) ma non sanno cosa si stanno perdendo!
Come al solito io de Alex siamo le “Bastian contrario” ma lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi increduli è semplicemente impressionate. Dopo il tramonto, infatti, il cielo si é oscurato velocemente e la luna non ha ancora deciso di allietarci della sua presenza… per fortuna direi, perchè dopo cinque minuti mi accorgo che la mia bocca si blocca in posizione spalancata e lo sguardo non riesce a distaccarsi dal fissare il cielo: i miliardi di milioni di stelle brillano come laser e mi lambiscono con i loro raggi. Mi sento più vicina alle costellazioni, alle galassie e ad un mare (anzi, un lago) di tranquillità.
Solo in cima al Teide a Tenerife, in una notte senza luna, avevo visto tante stelle!
Sento il battito del mio cuore partire dallo stomaco e arrivare fino alla gola, filtrare infine verso il cervello creando uno stato di estasi! PachaTata esiste, ne ho la conferma!
Non sò se é l’emozione che copre la fatica di camminare a 4000 mt di altezza… ma non sento la stanchezza e nemmeno faccio fatica a respirare come durante il giorno. Forse semplicemente non ci penso o cosa più probabile devo ringraziare Mama-coca (pianta di coca) che grazie alla scoperta di aggiungere una specie di calce alla masticazione delle foglie (attivando gli alcaloidi), aiuta a combattere i sintomi del Soroche (mal d’altitudine) più del previsto.
Prima di darmi della drogata leggete qua Coca e Cocaina
Bhe, qualunque sia il motivo non importa , mi sento meglio di qualunque altro momento della mia vita!
Oltre all’isola di Amantani siamo andate a visitare le isole flottanti degli Uros uniche nel suo genere. In realtà sono ammassi di paglia, chiamata Totora. Grandi zattere di varie grandezze, sulle quali costruiscono le loro case, di paglia; si spostano con le loro barche, sempre di paglia …. Lo stato gli ha fornito dei pannelli solari per creare energia ed evitare roghi pericolosi, perchè pima usavano candele e andavano a fuoco creando spesso numerore vittime.
Interessante… ma una realtà plastica (e non di paglia), una volta reale, ora divenuta finta… La presenza del turista che aiuta apparentemente la popolazione ne altera, in realtà, il suo normale corso di vita. A saperlo prima, avrei evitato di andarci per non partecipare a questo complotto, teso per arricchire soprattutto le agenzie turistiche. Rispetto molto di più la parte delle isole che non accettano turisti e continuano a vivere riservati con le loro sole forze, le loro usanze e risorse. Grave errore, me ne rendo conto soprattutto quando ci troviamo costretti a fare un giro sulla loro barca in cambio di dinero mentre intonano un coro in varie lingue, finisco definitivamente demoralizzata.
La situazione, da un certo punto di vista, si presenta diversa e più rilassata e molto meno plastica sull’isola di Antamani, dove Io Alex ed altri due ragazzi peruviani, abbiamo alloggiato presso una famiglia. Qua vivono di agricultura, per lo più patate e quinoa, non usano prodotti chimici, come ho sempre visto usare in Colombia in quantita industriali e mangiano carne solo in occasioni speciali. Insomma una vita salutare, tanto che ci dicono che molte persone vivono oltre i cent’anni.
Nelle loro modeste case non hanno corrente elettrica ed acqua, pochi parlano spagnolo, la loro lingua é il Quechua.
Non esiste un ospedale sull’isola con una popolazione che supera i 3000 abitanti, nel 2011 molte donne muoiono ancora mettendo alla luce. Queste famiglie hanno stanze a disposizione e le affittano ai turisti per avere qualche entrata maggiore … un aiuto! Il signore che ci ha ospitati nella modesta casa a misura di hobbit (immaginate, per sbattere 3 volte la testa io!!!!) è gentilissimo e aperto. La signora, più riservata (solo dopo scopro che non parla spagnolo), ci cucina deliziose pietante rigorosamente vegetariane. I tre figli di 3, 4 e 7 anni non si vedono in due giorni! Mh!
Questa esperienza mi ha affascinato, molto interessante sentire i racconti del signore della vita sull’isola fuori da ogni standard europeo. Alla fine del giorno seguente gli chiedo come la gente dell’isola si relaziona al turismo e come vengono trattati dalle agenzie turistiche che organizzano i turisti. Mi confessa che a loro fa comodo e che trova interessante questo scambio culturale ma che le guide li trattano male. Porc!!! E sicuramente si prendono la maggior parte dei soldi, penso io!
Tirando le somme il lago Titicaca é davvero affascinante, per la sua nuatura, per la sua gente, la sua energia e soprattutto per il suo cielo! 😀
Il mio viaggio si é concluso a La Paz in Bolivia, facendo una breve tappa di 2 giorni nella turistica Copacabana, sul lago lato Boliviano del lago. Ottima la trucha (trota) nei ristorantini di strada e ottimi i prezzi. 🙂
La Paz è stata teatro di rilassamento (anche troppo), di vita cittadina: shopping, teatro, cinema, concerti, manifestazioni, buoni ristoranti.
Ci prendiamo solo un giorno per evadere dallo smog cittadino: permettendoci l’ultima avventura in bicicletta discendendo per 64 km una strada sterrata da 4700m fino a 1300. Dicono sia la più pericolosa del mondo…. e forse lo é ! 😉
In questo momento sono nell’ aeroporto di Madrid, sdraiata per terra. Sono le 10:30 di mattina, non ho dormito e ho un gran sonno. In sud america sono le le 3:30 di notte. Ho lasciato Alex in Bolivia che seguirà il suo viaggio verso l’ Argentina. Una compagna di viaggio perfetta!
Sono 4 giorni che viaggio… Se non altro ho avuto il tempo di riflettere. 🙂
No, non sono triste perché in fondo non mi dispiace tornare.
Posso solo essere felice di aver trascorso una buona esperienza, un sogno che, anche se ancora non me ne rendo conto, sò che mi lascierà una profonda ciccatrice, che rimarra come le foto. Foto scattate tra il nord della Colombia fino a La paz in Bolivia, come punti che il GPS della macchina fotografica esprime con una cruda precisione in gradi, minuti e secondi ma che io preferisco identificare come foresta, fiume, spiaggia, deserto, baracche, montagne, città… In tutto questo c’è un viaggio soltanto mio, in ognuno di questi luoghi é avvenuto qualcosa che ha cambiato la mia idea Sud America, di viaggio, di amicizia, di religione, di spiritualità, di “donna” e probabilmente anche la mia vita!