La mia vecchia vita è venuta a trovarmi nella mia nuova vita… Emozioni forti a Tenerife e spunti per ragionare su ciò, o meglio chi, a 33 anni, sono diventata.
Mi rendo conto che ciò che per me era normale a 23, argomenti che approvavo e difendevo, ora denigro e controbatto. Non accetto…
Altri che mi sembravano fuori dal mondo, esotici, ora sono la normalità e difendo con i denti. Parlando con le stesse persone, che mi sono (erano) tanto vicine, cui sono rimaste con gli stessi ideali di 10 anni fa, me ne rendo conto.
Cosè successo dentro questa testa?
Sono quasi spaventata, mai come ora me ne rendo conto. Sembro a me stessa 2 persone diverse, dentro lo stesso corpo. Magari sono morta e rinata? O forse qualcuno ha schiacciato il bottone RESET nel mio cervello? Però io mi ricordo di quella vecchia Lucia.
Qua dicono che sono una loca, se non fosse per Alex che mi capisce, perchè è Loca come me. Tra pazzi ci si intende. No, non siamo locas, abbiamo solo viaggiato e neanche tanto…
Ma ciò che in realtà mi spaventa è che mi domando, o meglio … se fino ad ora pensavo che il viaggio mi avesse migliorata, oggi mi chiedo se sia davvero così… Sicuramente mi sta rendendo la vita più difficile, molto più difficile.
Lo vedo nel rapporto con la vita e con le persone, di base credo di essere felice, mi sento libera come un fringuello ma d’altra parte mi rendo conto che non potrò ormai avere una vita “normale”, una relazione duratura, faccio fatica a legarmi a qualcuno e di conseguenza soffrire chi davvero mi ama e chi da me si aspetta tutta la mia dedizione, che non posso dare.
Per quanto ci stia provando, davvero, non mi sento di promettere questo a nessuno, nemmeno a me stessa. Io mi innamoro di continuo, dei posti, delle cose, delle esperienze, delle persone… come posso promettere la mia vita ad un solo posto… è tanto grande il mondo! Ad una sola persona! Ce ne sono miliardi sulla terra…
Niente e nessuno, da quando ho iniziato a viaggiare ha avuto il potere di fermarmi.
Non sto dicendo che sia giusto, anzi, mi chiedo, non sarebbe stato più facile vivere come le persone “normali”?
Un buon lavoro, una casa, una famiglia, week end fuori porta, un paio di vacanze all’anno …
Non era meglio se quel giorno di 7 anni fa fossi rimasta in Svizzera a lavorare? Non era meglio restare ignoranti, almeno non avrei saputo quello che mi sarei persa…. non avrei saputo di quanto sia fantastico conoscere il mondo, conoscere tanta gente e culture, imparare le lingue, conoscere meglio me stessa e di conseguenza ora soffrire di quello che sò.
Io credo di si: non avrei saputo e sarei rimasta felice nella mia noiosa ignoranza.
Come dice questo articolo Why we travel
“And since no one I meet can “place” me—no one can fix me in my resume—I can remake myself for better, as well as, of course, for worse”
Il più bel articolo di viaggio che abbia mai letto in tutta la mia vita, condivido dalla prima all’ultima parola, avrei potuto scriverlo io, se solo sapessi scrivere.
It is like a love story! 😉
Dal mio punto di vista, anche perché mi ritrovo a fare i tuoi stessi pensieri, è solo una questione di “scelta”: potevi rimanere a lavorare in svizzera ma hai scelto di cambiare lavoro, hai scelto di conoscere di più il mondo che la città in cui sei cresciuta e via dicendo. Arriverà, forse, anche il momento in cui sceglierai qualcosa che hai accantonato fino ad ora. Tempo al tempo.
Succede lo stesso anche a me!
Penso spesso che sarebbe stato meglio avere un altro tipo di passione!
La scelta spaventa. L’essere umano spesso sta meglio se viene privato di tale incombenza!
Ma poi penso una cosa…. un giorno, quando avremo dei figli…. perchè anche noi li avremo….. quante cose in più avremmo da insegnar loro? Quante cose in più potremmo capire rispetto ad un genitore medio? Quanti consigli migliori potremmo dar loro?
Solo questo fa si che la mia personale bilancia indichi che il viaggio mi ha migliorato piuttosto che peggiorato!
Gadamer diceva “più cose sai e più la vista si annebbia”..almeno credo perchè google non mi aiuta a ritrovare la citazione
ah i bei tempi quando c’era solo Rai1! (sicura ❓ )
Ciao Lucia,
siamo animali di gruppo è normale sentirsi a disagio quando tutti intorno a noi pensano e agiscono diversamente, ci sentiamo fuori dal gruppo ed i nostri istinti ci spingono all’integrazione ma la nostra coscienza ci dice di non farlo e ci sentiamo divisi.
Ora che è un pò che sono fermo in un posto mi capita, gente che ha viaggiato come noi intorno ne ho poca, aiuta il fatto che la mia storia ha fascino.
In questi momenti comunque ripenso al mio viaggio, in particolare a Olkon Island, la felicità provata allora e questo mi da la risposta: si ne vale la pena, altro che.
Non so come si sia manifestata la tua vecchia vita, ma prova a immaginare questo: non partivi 7 anni fà, per tutta la vita non partivi, rimanevi ignorante e diventata vecchia in un ricovero, dipendente da altre persone, qualcuno con una frase involontariamente ti toglie il velo. Come ti sentiresti? A quel punto come riassumeresti la tua vita?
IL BARASSI&CALDARA SONO CON TE….RICORDATI DEL TUO ZAINETTO…
Magari “un giorno” non li avrete proprio i figli!! Cioè, ha un senso cambiare il senso della vostra essenza? della vostra vita? in nome magari di una certa maturità acquisita?!
Io nn ci credo.. nn credo abbia un senso.. credo di più in nome di una normalità socialmente accettata.. il che fa tristezza… e fa tristezza anche pensare di poter insegnare qlcosa in piu a qlkun altro (anche se è vero che di bigotti ne è pieno il mondo e qndo viaggi sei, vivi e respiri out of the box 😉 ).. xk tanto ogni uno vive Il Suo Senso e cn questo Il Suo Mondo e stiamo qui semplicemente a condividerlo, ma nn per vederlo allo stesso modo.. con le stesse profondità o superficialità umane personali.
Es. per un imprenditore quel “qlcosa in piu” che darà al figlio è come far soldi ..e sono affaracci loro.. i vostri due figli avranno due sensi diversi coesistenti.
Ogni uno ha il suo Mondo da vivere.. la “società” è sopravvalutata ingiustamente: invece di accettare l’infinita differenza che c’è tra noi cerchiamo poi di seguire un filo conduttore.. mi ripeto “invece di accettare con comprensione l’infinita differenza umana” cerchiamo poi di rientrare in canoni dove nessuno vorrebbe in realtà entrare!
NON SCHERZIAMO…IL 30 GENNAIO RIMETTO LO ZAINO IN SPALLA A 35 ANNI DOPO AVER BUTTATO NEL CESSO DUE CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO NEL PAESE DI PULCINELLA. HO VISSUTO DOWNUNDER PER DUE ANNI, CON LA POSSIBILITà DI RIMANERVI, E GIà CHE C’ERO HO DATO UN OCCHIO AL SUD EST ASIATICO.
NIENTE AL MONDO è BELLO COME VIAGGIARE.
CI SI FERMA QUANDO è IL MOMENTO GIUSTO, NEL POSTO GIUSTO CON LE PERSONE GIUSTE.
cmq Lucia dato che il 30 gennaio vengo proprio a tenerife credo tu possa darmi qualche info utile.
sai se c’è la possibilità di raggiungere il sud america con una nave/barca/gommone/qualsiasi cosa galleggiante?
@ Dome certo ma il problema è fare scelte che non riguardano solo te stesso, perchè a quel punto sono sono più modificabile facilmente se ci si accorge che non è quella giusta.
@Jobbe, in realtà non mi spaventa la scelta, la scelta mi piace e mi piace essere libera di scegliere e cambiare idea ogni giorno e sicuramente quello che scelgo non lo faccio certo per i miei “eventuali” figli ma per me, solo per me in questo momento… forse si, il problema e che dovrei iniziare a a pensare di vivere la mia vita meno egoisticamente?
@ Caludio eh si, quello è il senso, in tutti i campi.
@Walter non capisco cosa vuoi dire con “qualcuno con una frase involontariamente ti toglie il velo.”
@BARASSI&CALDARA Hey avete aperto la ditta Barassi&Caldara.SASA ? Mi assumete se volessi tornare in svizzera?
@Liliana infatti come dicevo a Jobbe io non viaggio certo per poter dare qualcosa ai miei figli (che non so nenanche se avrò) ma lo faccio per creare il “mio mondo” migliore. In realtà la mia era una provocazione, non cambierei le mie scelte per nulla al mondo, nenache per i soldi che avrei guadagnato restando in Svizzera. Preferisco essere povera come sono ora ma più ricca (e di conseguenza sofferente) dentro. Poi ognuno cerca di arricchire il “proprio mondo” come meglio crede, l’importante è che lo faccia.
@Baraka sicuramente se ti piazzi alla marina trovi barche a vela o navi da crociera che fanno tappa per raggiungere i caraibi. Trasporti ufficiali non saprei, non mi sono mai informata.
Ciao Lucia!
Dopo aver letto questo post mi sono deciso a buttar giù alcuni pensieri che mi frullavano per la testa da un pò:
http://andreagrobberio.com/2013/01/10/il-viaggiatore-e-il-ponte-tibetano/
che ne pensi? Tu da che parte stai andando?!!
Passavo di qui cercando delle info su Tenerife e ho letto questo tuo commento: “mi piace essere libera di scegliere e cambiare idea ogni giorno e sicuramente quello che scelgo non lo faccio certo per i miei “eventuali” figli ma per me”.
Bastano poche parole per capire con che tipo di persona si ha a che fare, in questa pagina probabilmente c’è scritto chi sei, dimmi se corrisponde alla realtà:
http://www.personalitypage.com/ENFP.html
🙂
Incredibile, corrisponde perfettamente!
Ciao Lucia, sono Serena l’amica di Silvia, ti ricordi??? Come stai e soprattutto dove sei ora? Io sono ancora (per fortuna!) in Australia e più precisamente sulla Gold Coast, ma credo che io ed il mio ragazzo tra un mesetto o due ci sposteremo in un’altra città! Un saluto ed un abbraccio!
P.s.: bellissimo il tuo post! E’ vero viaggare ti cambia…
Lucy,
come ti avevo detto per telefono, avevo un grosso desiderio di commentare le tue riflessioni, in particolare questa, perchè dal quel giorno di 7 anni in svizzera, in cui ci siamo separati fisicamente (preciso che eravamo solo colleghi di lavori), abbiamo inziato un viaggio comune che ci ha portato alle stesse conclusioni. E’ palese che il tuo é stato un viaggio reale, fisico e geografico, mentre il mio é stato un viaggio interiore di carattere intellettuale e spirituale, ma quello che mi stupisce é che le tue attuali riflessioni sono esattamente uguali alle mie. Io ho la convinzione, e la tua esperienza me ne dà la conferma, che pur scegliendo strade completamente diverse, lo scopo della nostra vita é quello di fare esperienze provando su noi stessi inevitabilmente quelle (solo apparentemente) negative e quelle positive. Solo in questo modo possiamo capirene ed apprezzarne la differenza e solo in questo modo possiamo raggiungere e vivere l’esperienza dell’Amore (con la A maiuscola, quello che moltichiamano divino) in cui decade (o meglio ingloba) il cocetto di positivo e negativo e solo raggiungendo tale consapevolezza possiamo evolvere al livello superiore (esatto come a sculola) in cui, probabilmente, anche per te cesserà il bisogno e l’esigenza di muoverti e viaggiare perchè scoprirai che avrai nuov obiettivi e nuove esperienze (a questo punto di puro Amore) da fare. Non so se sono stato sufficientemente chiaro, ma non preoccuparti alla prossima occasione in cui ci vedremo ne possiamo parlare.
Ciao Ime, quando io ho iniziato i miei viaggi non avevo la minima idea di dove queste esperienze mi avrebbero portato. L’ho fatto e basta perchè me lo sentivo dentro, avevo bisogno di nuove esperienze, di cambiare la mia vita seppur apparentemente “perfetta”.
Ora, che sono in un’altra fase della mia vita, posso dire che forse hai ragione. Questi 7-8 anni mi hanno fatto imparare molto ma soprattuto crescere spiritualmente e forse è tempo per me di iniziare un’altra era della mia vita.
Ora che non ho niente, so di essere una persona pià ricca dentro e non mi sono mai pentita (se non in momenti di debolezza) delle mie decisioni, spesso difficili.
Spesso servono esperienze forti per poter arrivare, come dici tu, all’Amore con la A maiuscola, che io considero e intendo amore per la vita, arrivarne a comprenderne la vera essenza.
Io non so se ci sono arrivata, credo che ancora molto sda imparare e scoprire (forse con la nuova fase) ma sicuramente vedo la vita in maniera differente rispetto a quando lavoravamo assieme.
Tu hai avuto bisogno di una esperienza forte, altri la scoprono dopo aver guardato in faccia la morte, altri probabilmente lo hanno sempre saputo opppure conosco persone che cia arrivano attraverso la lettura.
Io sono contenta di aver imparato ad apprezzare la vita e vederla come la vedo adesso, grazie al viaggio.
E tu che mi hai conosciuto prima e mi conosci adesso lo sai e sono contenta che ci sono persone (poche) come te che lo notano e con le quali si può parlare senza sembrare pazzi di certi argomenti e sapere che c’è qualcuno nel mondo che ti apprezza.
Un abbraccio
Lucia