Asì como una jornada bien empleada produce un dulce sueño, asì una vida bien usada causa una dulce muerte!
Disse Leonardo da Vinci e frase presente nel cimitero di Tùlcan che sembra avere visto il passaggio di Edward. Eh sì Tùlcan, siamo in Ecuador! 🙂
02.02.2011 NEL BUS da Cali a Ipiales (Colombia)
CALI
Ebbene sì, sono passati 2 mesi dall’inizio del mio viaggio e domani 3 di febbraio scadrà il mio visto, insomma la Colombia mi sta cacciando! La breve visita di Cali é servita per farmi pesare meno il distacco dal paese di cui mi sono innamorata, soprattutto per la sua gente.
Per viverla al meglio, Cali andrebbe visitata con le sembianze del mio amico Mastà: grande, grosso ma soprattutto maschio!
Cali é stata l’unica città Colombiana che in due mesi di viaggio mi ha veramente fatto sentire a disagio anche durante il giorno, tanto é vero che non posso mostrarvi neanche una foto, dato che uscivo in strada con solo gli spiccioli necessari alla sopravvivenza. E se in altre zone colombiane il nostro aspetto Gringos ci ha aiutato a socializzare con la gente del posto, a Cali è stato come una barriera che invece di connettere a creato un distacco.
Cali ha bisogno di più tempo, sono sicura che vivendola possiede parecchi aspetti positivi e gente giusta da conoscere. Due giorni scarsi non sono sufficienti per capire come comportarsi. Se non ci credete, provate per una volta ad essere due ragazze bionde straniere e camminare per le strade di una città sudamericana. In compagnia di un ragazzo argentino la situazione é migliorata drasticamente. 🙂
LA ZONA CAFFETTERA
Italiani, non pensiate di venire in Colombia e bere il miglior espresso al mondo.
In Colombia la miglior qualità di caffè la esportano, lasciando al paese la più scadente! Se siete dei fanatici rimarrete delusi anche perchè … bhe, un espresso che sia un espresso, in gran parte della Colombia farete fatica a conseguirlo.
Ma non in Salento!
Prima di arrivare a Cali, abbiamo fatto tappa in Salento (Sì, in Colombia!), un paesotto nella regione compresa tra Medellin, Cali e Bogotà.
La zona caffettera é immersa nel verde tra le montagne della valle di Cocora, resa unica al mondo dalle sue “palme di cera” che rendono il paesaggio quasi surreale. L’albero nazionale della Colombia può raggiungere fino 50 m di altezza, le sue foglie, inoltre, producono una cera usata per la produzione di candele.
Questa zona, al contrario di Cali, é molto tranquilla e sicura. La gente amabile e simpatica.
In questa regione si ha la maggior produzione di caffè colombiano. Una miscela tra qualità arabica (chicchi rossi) e qualità colombiana (chicchi gialli). Il caffè é divino e i bar, direttamente da una macchina espresso italiana risalente al 1905, vi serviranno un caffè da leccarvi i baffi. Qua il caffè arriva direttamente dalla pianta. Lo tostano in padella e probabilmente lo macinano direttamente nel bar. Vi sto preparando un video con tutto il processo di produzione.
Marco, ti ho comprato il promesso caffè direttamente nella finca (piantagione), mi profumerà i vestiti per alcuni mesi ;).
GESU’ e i BUS
Come probabilmente già saprete, in Colombia la gente é estremamente, aggiungerei esageratamente, religiosa. Uno strano contrasto con la realtà colombiana e probabilmente una conseguenza della criminalità e povertà? Le persone non si stancano di farsi il segno della croce quando passano davanti ad una chiesa, un simbolo religioso, quando si mettono alla guida, prima di mangiare, etc…
Sui bus, invece della pubblicità della Coca Cola o di un reggiseno, affrescano temi religiosi con slogan del tipo: “Dios maneja esto bus.“ (Dio conduce questo bus!)
Insomma, su un bus non si é mai soli: Gesù Cristo, la Madonna e vari santini vi faranno compagnia durante il viaggio. Perlomeno spero mi proteggano in questo momento. Sono sul Bus che da Cali mi sta portando verso la frontiera con L’Ecuador. Paura!
I Bus sono il principale mezzo pubblico della Colombia, ne esistono di diversi tipi e categorie. Moderni e comodi per i viaggi lunghi, forniti di aria condizionata (troppa) e televisore.
Poi ci sono i tradizionali “Chivas“, colorati e simpatici bus, vecchi ma ancora in uso nelle zone di campagna, perfetti per trasportare molti bagagli.
Infine é molto divertente viaggiare in un ”Colectivos” o bussetta, piccoli bus per trasporto in città o tratte brevi. Ogni colectivos é un mondo a parte caratterizzato univocamente con tendine stile turco oppure con luci intermittenti a ritmo di salsa. Rappresentazioni religiose o animate rendono ogni viaggio unico nel suo genere. L’assistente del conducente raccoglie i soldi e grida per comunicare la destinazione alla gente in attesa, salta in strada con il bus in corsa, corre per risalire al volo, fischia per comunicare con il conducente…. uno spasso! 🙂
Ecco scusate ma devo già smettere di scrivere… maledetto pilota! Ahhhhh :s
Guardate questo video, spero renda l’idea.
04.02.2010 Quito (Ecuador)
Rieccomi sana e salva in Quito alla bellezza di 2850 m, ed anche se abbiamo rischiato la vita ne é valsa la pena, la strada Panamericana é stupenda!
In questo momento sono in un internet Point, la pacchia purtroppo é finita, a differenza della Colombia dove potevo connettermi sdraiata comodamente sul mio letto, qua iniziano solo ora a sentir parlare di connessione WiFi.
Arrivare fino a Quito é stata una piccola affascinante avventura. Alla frontiera con L’Ecuador, bisogna scendere, attraversare la dogana a piedi, svolgere le pratiche doganali del visto e prendere un altro bus per Quito. Il tutto con vari taxi di mezzo e l’adreanalina del “Accetteranno il passaporto provvisorio di Alex?” Alla fine siamo a Quito certo, ma é stato divertente! Soprattutto vedere la preoccupazione di Alex agli scherzi dei poliziotti.
Alla frontiera abbiamo passato una notte approfittando di visitare il Santuario della Lajas in Ipiales (Colombia) e il cimitero di Tùlcan (Ecuador).
Il viaggio continua: Bienvenidos en Ecuador!
COLOMBIA: CONSIDERAZIONI FINALI
– Spesa media giornaliera: meno di 20 € compreso di trasporti, tra cui un volo, escursioni e senza risparmiare troppo.
– Posto migliore = x me: Sierra Nevada de Santa Marta / x Alex: Guatapè
– Cibo più strano = Hormiga Culona (formica fritta)
– Cibo tipico = Sancocho (zuppa di verdura con carne, pollo o pesce), bandeja paesana (piatto unico con differenti tipi di carne, riso, banana e fagioli)
– Prezzo per pasto / menù completo (zuppa, piatto con carne/pollo + contorno, limonata e a volte dolce) = da 2 a 8 €
– Cibo tipico contorno = Patacon (banana fritta sottile)
– Bevanda Alcolica nazionale: Aguardiente (una sorta di Sambuca, non per me) – Rum (Ron Medellin il migliore 😉 – Birra: Club Colombia, Pilsen, Aguila.
– Bevanda analcolica: Crema di avena – Jugos naturales – Agua panela – champu (in Cali), etc.
– Ragazzi più belli: Per me: zona compresa tra Medellin, Bogotà, San Gil – Alex: Costa caraibica
– Ragazze: bellissime, con incredibili attributi importanti e tondeggianti
– La Colombia é famosa per: Caffè, cocaina e per avere i migliori chirurgi plastici al mondo ( e si vede)
– Parole tipiche più sentite: Chevere (parola positiva: bello), a la orden (una specie di “a sua disposizione”), mami (modo affettuoso di riferirsi a una ragazza).
– La cosa più affascinate: le liane