Nepal: l’illuminazione e il video

“Solo facendo quel viaggio, si capirà perché lo si doveva fare e si darà voce ad una parte di sé che chiede di venir fuori.
E se qualche volta è difficile partire, le abitudini, il dovere, gli impegni, la mancanza di tempo, il dubbio, le aspettative della altre persone… sembrano ostacoli insormontabili.
Non dimentichiamo che c’è solo una cosa peggiore del viaggiare, ed è il non viaggiare affatto.”
-Oscar Wilde-


Prima di partire per il Nepal non mi sono vaccinata. Sì, non mi piacciono le vaccinazioni e penso che sia meglio non farle.
In realtà avrei forse dovuto, perchè proprio in quel cuscinetto di terra in mezzo alle montagne più alte del mondo, mi sono ammalata … ammalata gravemente di una malattia rara (perlomeno dalle nostre parti): “sindrome da viaggio”:
un desiderio irrefrenabile di partire, conoscere, di essere libero di andare, di viaggiare, senza sapere dove, senza sapere probabilmente il perchè … la voglia di conoscere gli altri e attraverso gli altri te stesso.
L’unica cura é viaggiare.

La colpa é senza ombra di dubbio di un gruppo di ragazzi che hanno fatto del viaggio uno stile di vita.
“Purtroppo” ho avuto la fortuna di partire con loro per il Nepal. GRAZIE!

Terminato il viaggio, invece di tornare felice e soddisfatta della bellissima esperienza trascorsa, mi sono ritrovata ad essere triste, stavo male! Ho avuto un mese di depressione.
Come se quella esperienza mi avesse reso cosapevole della prigionia della quale ero vittima inconsapevole.
Per farvi capire con una metafora:
é come se si fosse aperta una porta, prima ero dentro una stanza che credevo fosse il mio monolocale ma varcata la porta mi ero accorta che il mio appartamento in realtà non era un monolocale ma un castello… con tantissime stanze, torri, mura, parchi con giardini bellissimi e panorami mozzafiato… tutti da scoprire!
Alcune stanze erano sporche, altre trasandate ma contenevano oggetti interessantissimi e libri dai quali imparare …

Qualcosa era scattato dentro di me… che cosa?
La consapevolezza che stavo vivendo una vita in prigionia. Credevo di essere felice… prima… nel mio accogliente monolocale… credevo! Avevo un castello ed ero ridotta a stare in una stanza.

Stavo male per aver conosciuto un mondo che mi era sconosciuto prima… sapevo dell’esistenza che viveva surrealmente nella mia consapevolezza!

Inoltre ho toccato con mano anche le problematiche più dure del nostro mondo:
-ho realizzato che veramente la gente muore di fame nel mondo;
-che veramente esistono ancora realtà dove, per esempio, una bimba è costretta a stare rinchiusa in un
templio fino a 13 anni solo per credenze religiose;
-che esistono ancora persone che non hanno mai visto il mare o che sono costretti a vivere secondo la casta in cui nascono;
-che esistono ancora paesi dove l’età media delle persone fatica a raggiunge i 22 anni, dove la differenza tra ricco e povero è come il Deserto e l’Himalaya…
– etc, etc

Forse voi mi direte: è normale ma non la guardi la televisione? Certo, sembra strano da dire ma tutto ciò ci appare così lontano dal nostro mondo industrializzato, quando in realtà sono solo poche le ore di volo che ci separano. Sembra scontato da dire ma non è così… o perlomeno non lo è per me.

Ecco, questa consapevolezza mi ha stravolto la vita, sono tornata in Italia con un gran senso di colpa… colpa per la nostra società consumistica, materialista… anche se poi la società impone l’adattamento!

Inoltre stavo male quando, l’ultimo giorno di viaggio, costretta a tornare a casa alla vita “reale” (eh sì, perchè stavo vivendo un sogno in quel momento), vedevo quei ragazzi proseguire il viaggio per altre mete, entusiasti, liberi come foglie al vento; Ebbene sì, ero invidiosa… 😈

In quel momento mi sembrava un’ utopia poter vivere come loro, una possibilità per pochi eletti!
Ed ho continuato a crederlo per parecchio tempo dopo il ritorno …

Ora… oggi … penso che tutti abbiano questa possibilità se veramente lo vogliono…. almeno che non siano già stati imprigionati dalla società.
“Se vuoi qualcosa nella vita, allunga la mano e prendila…” (into the wild)

Inconsciamente però, la mia vita era cambiata dal ritorno da quel viaggio, niente e nessuno poteva più trattenermi. Ho solo avuto bisogno di tempo per capirlo…

Quindi mi sento di poter dire che, come é giusto che sia, nel mezzo della catena Himalayana é avvenuta la mia illuminazione! ❗ 😡

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Il video che avete visto sopra é quella che è stata la mia avventura in Nepal. Trekking e rafting, diciamo l’ Action del viaggio.
Purtroppo la parte emotiva non si può trasmettere. Un trailer di 6 min del video completo che dura circa 45.

Totemadventure.com organizza ogni anno viaggi di questo tipo. Quest’anno andranno in Ladak.
Non si tratta del solito viaggio organizzato ma di una vera e propria avventura, alla quale non bisogna avere una particolare preparazione ma sicuramente un particolare modo d’essere.
Per farvela breve: non la consiglierei a perecchi dei miei amici. Ma se vi intriga l’idea di passare 10gg senza una doccia, senza un letto, fare sport per 10 ore al giorno e dover ancora montare il campo, cucinare, passare le serate in compagnia davanti ad un fuoco in mezzo alla natura incontaminata. Di perdere la cognizione del tempo, delle ore ed addirittura dei giorni… bene, allora è quello che fa per voi e vivrete un’esperienza indimenticabile in posti che difficilmente riuscirete a vedere da turista “normale”.
Se cercate avventura e buona compagnia, ve lo cosiglio vivamente. 💡

Qua tutte le info per il viaggio in Ladak Viaggio in Ladak 2010

Qua le foto del viaggio:


Trekking in Nepal

Rafting in Nepal

Tempio di Pashupatinath

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La versione completa del video potrete vederla a casa mia se vorrete, al modico prezzo di 6,99 €.
Scherzo, portate una birra e ve lo farò vedere volentieri. ➡

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3 pensieri su “Nepal: l’illuminazione e il video

  1. Ciao,
    be visto che non te lo commenta nessuno….lo faccio io…..e ovviamente mi interessa l’argomento…
    Prima di tutto un commento sempre positivo su come e quanto scrivi…rimango a bocca aperta..e non scherzo….: hai mai pensato seriamente di scrivere un libro su tutti i tuoi viaggi, argomenti e stile di vita presi?..secondo me non ne basta uno!! E puoi fare successo!!
    Secondo: quanta malinconia e tristezza ho letto tra le tue righe!!…però sai, mi ci ritrovo tantissimo in quello che hai scritto…..
    Anche io nelle mie avventure sono sempre alla ricerca di qualcosa (non so cosa), ma so che mi manca….e al ritorno certo un pò di malinconia la sento e mi faccio le tue stesse domande sulla società in cui viviamo….e che ovviamente sento ti non appartenervi!! Comunque ripenso a tutte le esperienze, umane e non, che mi ha permesso di fare quell’avventura … riempiendomi di gioia e non penso più al fatto che sono tornato …. ecco perché “VIAGGIO”…
    Si , io “viaggio” tanto con la mente, ma sono le esperienze vere quelle che ti cambiano seriamente …
    Qualcuno ha detto “Penso dunque sono..” certo è già qualcosa, ma come tu ben conosci, manca la parte pratica … indispensabile … AGIRE è la parola mancante.
    Terzo (provocazione) : allora “ILLUMINATA” … la prossima volta che ti vedo, devo mettermi gli occhiali? Se no mi bruci la retina …. no dai scherzo, ma secondo me dovresti far fruttare di più queste tue esperienze “divine”.
    Nel senso che non bastano solo le parole … i fatti valgono 1000 parole..
    Leggendo tra le tue righe mi sono chiesto: “ma perché sei tornata dopo tutti i tuoi viaggi? Non potevi rimanere la? Non hai trovato quello che cercavi? Cosa ti ha riportato nel mondo cupo e uggioso del solita vita dettata dalla società? Cosa hai pensato e che conclusioni hai tirato? …
    Le tue conoscenze …. non tenertele solo x te … , non essere “EGOISTA”; a parte il lato monetario che penso sia secondario, magari puoi trovare quell’equilibrio tra questi 2 “mondi” che forse cerchi. Organizzare, fare, disfare, creare … secondo me può dare molte soddisfazioni … ei calma, non pensare subito in grande … parti dalle piccole cose. So che non sei proprio egoista … ma cosa ti fa paura? Cosa ti blocca? Sei una persona troppo empatica, è questo che ti blocca … conosco molto bene, non ho ancora capito se è un pregio o difetto … comunque provarci se vale sicuramente la pena (tutta la vita).
    Pensare a se stessi sicuramente è indispensabile, ma è tramite le altre persone che forse ti potrai sentirti realizzata … ma non ti aspettare gratitudine … io ho imparato questo.
    Come forse ricordi sto cercando anche io di organizzare un viaggio simile al tuo, in Pakistan … forse x cercare quello che non ho mai trovato da nessun altra parte … mi auguro di fare le tue stesse esperienze, a questo punto …
    Prova a risponderti veramente: “ perché sei così impegnata tutti i giorni?” solo perché ti piace o ti trovi dentro senza volerlo, oppure è perché hai paura e di non aver nulla da fare, visto che ti manda in paranoia? Be la stessa cosa vale x me.
    Penso di averti annoiato abbastanza, ma mi piace parlare con te, mi esce spontaneo e ho quella sensazione di conoscerti da una vita … bo. Comunque preferirei parlarti di persona, certo davanti a una birretta, così mi fai vedere il tuo filmato del viaggio in Nepal …. poi ti do anche 7 di euro e non voglio neanche il resto … magari dopo una corsetta.
    (pensieri confusi )
    Saluti
    Max

  2. Sistema la telecamera, trucco a posto, audio ok. ciak!

    Joint: “ma perché sei tornata dopo tutti i tuoi viaggi? “
    Lucia: ” Tutti pensano io sia tornata dal mio girovagare. Non lo é… io mi sento in viaggio tutt’ora e lo sarò per tutta la vita a modo mio. Sai, quando ero via pensavo: non ho più una casa. Cosa cambia per me essere in Italia o in Spagna per esempio?? I ricordi e un pò di famiglia. basta. Ora sono qua, come potrei essere da un altra parte. Non so se mi spiego.”

    Joint: “Non potevi rimanere la?”
    Lucia: “Là dove???”

    Joint: “Pensare a se stessi sicuramente è indispensabile, ma è tramite le altre persone che forse ti potrai sentirti realizzata … ma non ti aspettare gratitudine … io ho imparato questo.”
    Lucia:”Happiness is real only when shared” into the wild 💡

    Joint: “Non hai trovato quello che cercavi?”
    Lucia: “Come si fa a trovare qualcosa se non si sà quel qualcosa cos’é?
    Io penso di aver trovato cosa cercare! é un grande passo credo.”

    Joint: “Cosa ti ha riportato nel mondo cupo e uggioso del solita vita dettata dalla società?”
    Lucia: “Il trovare quello che cerco, ebbene si, proprio qua. vedi, a volte si gira il mondo e si scopre che ciò che cerchi è sotto il tuo naso.”

    Joint: “Cosa hai pensato e che conclusioni hai tirato? “
    Lucia: ??? Mi sembra che sto scrivendo lunghi post a riguardo 😀

    Joint:” … ma cosa ti fa paura? Cosa ti blocca? Sei una persona troppo empatica, è questo che ti blocca.”
    Lucia: “Non capisco, cosa intendi?”

    Joint: “Pakistan .. mi auguro di fare le tue stesse esperienze, a questo punto …”
    Lucia:”saranno esperienze diverse. Positive o negative che siano, tornerai cambiato”

    Joint: “perché sei così impegnata tutti i giorni?” solo perché ti piace o ti trovi dentro senza volerlo, oppure è perché hai paura e di non aver nulla da fare, visto che ti manda in paranoia?”
    Lucia: “nessuna paranoia, lo voglio … lavorando per la mia libertà (suona maestoso, no? 😡 )”

    Joint: “Comunque preferirei parlarti di persona, certo davanti a una birretta, così mi fai vedere il tuo filmato del viaggio in Nepal …. poi ti do anche 7 di euro e non voglio neanche il resto … magari dopo una corsetta.”
    Lucia:”vai, organizziamo serata: corsa (easy?), cena, video + ➡ , foto canada. Dalle 18 alle … ❓ “

  3. E grazie
    ma mica mi accontento di queste sterili risposte da VIP!!! 😉
    Le avevi già preparate queste frasi x essere a favore di telecamera!!!

    Scherzi a parte, un giorno mi presterai i tuoi occhi x vedere giò che ora non sono in grado neanche di immaginare…..ma io ti darò i miei!!

    Sai che io non ho problemi ad organizzare…anzi..anche da me (easy)
    poi mi bastano 2 birrette x fare di quesi discorsi….
    Tu fai un fischio che si organizza…ci tengo
    saluti

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