Kathmandu 05 Novembre 2003 – Francesco
Oggi partenza per la spedizione e quindi sveglia alle 6:00. Il volo delle 7:45 è ovviamente in ritardo, si parte alle 9:00.
L’aereo, di non più di 20 posti, é un pò una baracca ma la splendida vista al monte Everest e al monte Kanchenjunga ripagano di tutto.
(In questa pagina, in cima si vede la foto dell’Everest scattata dall’aereo da Nora, una ragazza argentina. Foto Everest in Nepal)
All’aeroporto di Biratnagar il resto del gruppo ci aspetta e da qui proseguiamo con uno splendido Bus TATA, alla volta di Basantapur.
Durante la strada i posti di blocco e i controlli da parte dell’esercito sono numerosi ma per i bus turistici nessun problema.
Giunti nel villaggio di … (?) sosta pranzo.
Il menù è vario, Dalbat o Dalbat, ovvero il solito piatto nepalese a base di riso e lenticchie. La cosa particolare del posto é che mancano le posate e quindi dobbiamo adeguarci alle loro usanze e mangiare con le mani, per la gioia dei bambini che nel vederci così impacciati si divertono un sacco.
Il viaggio riprende e per un pò riesco anche a godermi il panorama dal tetto del Bus.
Presto inizia lo sterrato e c’é davvero da divertirsi. Il mezzo, che sembrava cadere a pezzi, dimostra la sua solidità su dossi e buche che avrebbero fermato i nostri 4×4. Complimenti anche all’autista.
Siamo finalmente arrivati al campo base, dopo una rapida spiegazione ci mettiamo all’opera per montare le tende, cucina, bagno (un vero tocco di classe) sotto gli sguardi incuriositi della gente del vicino villaggio.
In realtà le incursioni da parte dei militari nel bus, armati di mitra, non erano tanto tranquilizzanti. Siamo stati fermi parecchio tempo. Il paese era in un momento di grande tensione. A quei tempi c’era ancora la monarchia (dal 2008 Repubblica) ed il Re era stato da poco assassinato. Avevano dato la colpa al figlio ma molto probabilmente é stato il movimento maoista… e noi stavamo dirigendoci proprio nella loro terra.
Il Bus Tata NON sembrava, cadeva a pezzi realmente. Mentre viaggiavamo sulla strada strerrata il finestrino di fianco a me si é staccato, lasciato in regalo ai bambini per strada. La foto rappresenta il momento in cui ci siamo fermati per cambiare una gomma ormai alla tela con una di scarto di provenienza europea. Cioè, quando noi le scartiamo, loro le montano.