Kathmandu 03 Novembre 2003 – Lucia
Ore 5:00 Giulio, Adolfo, Fabio e qualche guida sono già partiti in Bus per raggiungere il luogo della spedizione. Non li invidiamo, gli aspettano 2 giorni di viaggio.
Per noi invece ritrovo alle 8:00 con il resto del gruppo e partenza alla volta di Pashupatinath.
Dopo 10 min di emozionante viaggio in taxi, giungiamo al tempio Induista più importante del Nepal consacrato a SHIVA, Dio distruttore e creatore.
Prendiamo una guida (anzi lui prende noi!).
Prima di arrivare al Tempio c’é un “ospedale”, dove per 6 anni Madre Teresa di Calcutta ha curato tanti bisognosi. Tutt’oggi altre suore continuano sulla sua strada.
Purtroppo l’entrata al tempio é riservata ai soli Induisti ma si può osservare ampiamente l’esterno dalle gradinate del fiume sottostante, Il BaGmati.
Questo fiume é considerato sacro (come il fiume Gange in India) e qui vengono eseguite numerose cremazioni.
Proprio nel momento in cui noi eravamo lì, stavano cremando due persone e successivamente abbiamo assistito ad una cerimonia dal principio.
Toccante ma molto interessante.
In questo luogo vivono numerosi Sadhu, uno in particolare vive solo bevendo latte. Sono fatti come dei cammelli! Fumano tutto il giorno.
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Terminata la visita a Pashupatinath ci siamo recati a piedi verso la STUPA del Boudhanath.
Lungo ilcammino (circa 30 min) siamo passati attraverso un villaggio piuttosto degradato (la normalità) ma abbiamo incontrato dei bambini meravigliosi.
Il Boudhanath rappresenta un importantissimo centro religioso per i numerosi tibetani presenti in Nepal.
La meravigliosa struttura é circondata da piccoli monasteri prosperi di Tibetani e da GOMPA, dove si svolgono le funzioni religiose.
Siamo stati molto colpiti da questo posto, abbiamo notato come per questa gente la vita terrena sia solo un mezzo per tentare di arrivare all’illuminazione. La vita terrena DEVE essere sofferenza.
A questo punto ci siamo divisi dal gruppo e solo noi, Gino e Tamara recati in Taxi al Tempio delle Scimmie, SWAYANBUNATH.
Il Taxi ci ha lasciato ai piedi dei 365 scalini, 1 per giorno dell’anno.
Il tempio si presenta molto simile al Boudhanath ed é situato sopra Kathmandu, peccato per la cappa di smog che impediva la vista alla città.
Ritorno e cena in un ristorante occidentale, c’era anche la pizza e che pizza …
Ricordo questo giorno come il peggiore per la mia vescica. Dovevo fare pipì e non esisteva un bagno. In mezzo ai campi c’era sempre gente e se cercavo di nascondermi i bambini mi seguivano incuriositi. Quando ho trovato un bagno, ho dovuto scegliere se vomitare mentre pisciavo o tenermela. Ho optato per la seconda. Non immaginavo si potesse soffrire tanto.
In quei primi giorni eravamo turisti al 100%, mi sentivo catapultata in un’ altra realtà (e lo ero). Mi sentivo in un altro mondo… le cerimonie, questa bellissima musica che suonava instancabile Om Mani Padme Hum mi risuona ancora nelle orecchie. Queste persone che facevano il giro del Boudhanath sdraiandosi per terra ad ogni passo (e dovevano fare min 3 giri), i monaci tibetani, la gente, le scimmie, …. tutto. E questo era solo l’inizio!
Grazie del diario in Nepal. 🙂
LeNny