Fiume Tamur, 10 Novembre 2003 – Francesco
Ore 7:00 in piedi ed é ormai routine ripiegare la tenda e caricare le sacche sui gommoni. Dopo la colazione facciamo anche 15 min di ginnastica con Eve, molto utile visto lo sforzo che ci aspetta sul gommone.
Partiamo ma dopo 10 min dobbiamo già fermarci, c’é la prima rapida ed occorre fare lo “SCOUTING”, ovvero la ricognizione a piedi per vedere cosa ci aspetta.
Perdiamo un pò di tempo, sembra più impegnativa del previsto, perché ci sono due grossi buchi uno dietro l’altro.
Si parte nel solito ordine: Kayak, Kataraft, gommone guide e poi noi.
Tutti gli altri passano grandiosamente e questo ci rende ottimisti ma é sempre Jamma che con il suo vocione autoritario ci dà una carica incredibile.
Ci stiamo avvicinando alla rapida e la pagaiata é sempre più decisa… sta volta non é tutto perfetto.
Oh cavolo!!! Stiamo finendo dritti in mezzo al primo buco, una gigantesca ondata gelida ci travolge.
Per qualche istante non si capisce nulla ma gli ordini da dietro sono inflessibili “AVANTI, AVANTI” e non possiamo mollare proprio ora, significherebbe entrare di traverso nel secondo buco e di sicuro flippare.
Lo sforzo é massimo per tutti, tre pagaiate decise servono a spostare il gommone ed evitare così il buco. Ci fermiamo subito dopo ed un sorriso ci si stampa in faccia. Non servono parole, basta guardarsi negli occhi per esprimere la nostra soddisfazione e l’orgoglio per la difficile prova superata.
Prosegiamo alla ricerca della seconda rapida, la famosa “TIGERLINE”, purtroppo però, l’ultimo monsone l’ha spazzata via. Peccato!
Dopo pranzo ci aspetta qualche ora di navigazione tranquilla, infatti, a parte qualche piccola rapida con onde davvero emozionanti il fiume si fa largo e piatto, dandoci la possibilità di goderci la pace e la bellezza di questa valle. C’é anche il tempo di improvvisare Gino al comando del gommone, il quale svela un’inaspettata seconda personalità: Quella del negriero!
In lontananza si scorge il campo per stanotte. E’ magnifico, il fiume fa un’ampia curva, l’acqua sembra fermarsi ed una grandissima spiaggia di sabbia finissima si estende ai piedi della montagna. Un vero paradiso.
Una volta montato il campo, le guide ci radunano, hanno preparato addirittura l’aperitivo, una specie di sangria con frutta. Si brinda perché oggi é il compleanno di DOC. Doc apprezza tantissimo, al punto che forse esagera con l’aperitivo ed inizia il suo Show tra imitazioni di Nora ed un improvvisato francese. E’ davvero uno spasso!
Dopo la solita squisita cena c’è ancora una sorpresa. Le guide nepalesi hanno preparato una torta per festeggiare l’evento. Il dottore sembra davvero emozionato.
Resto impressionato da che persone straordinarie siano Mahendra, Dinash, e Kamal, non c’é nulla che non sappiano fare e soprattutto sono instancabili, fanno quasi tutto loro e non si fermano mai. Da mattina a sera e sempre con un sorriso stampato in faccia.
Passiamo il resto della serata attorno al fuoco tra barzellette e storie divertenti. Avvolti in questa splendida atmosfera tiriamo fino a tardi (le dieci) attorno al fuoco. Tanto domani ci riposiamo.
——————————————————-
Vedi tutte le foto del Rafting in Nepal
Guarda il video di tutta la spedizione: Video Trekking-Rafting in Nepal
Chi viaggia in Nepal di solito si diletta nelle pratiche di trekking e rafting. A Kathmandu ci sono varie offerte e giornalmente partono spedizioni sul fiume Karnali. Il più commerciale.
Ciò che ha reso il nostro viaggio davvero avventuroso é il fatto di essere gli unici a discendere il fiume Tamur. No tourists! Una valle desolata ed affascinante, con una sorta di mistero delle rapide che ci aspettavano. Le nostre guide avevano percorso il fiume in Kayak l’anno precedente ma i monsoni possono cambiare il letto del fiume radicalmente.