Premessa:
Questo non vuole essere il solito post contro l’influenza che i media hanno su di noi. Di questo concetto, anche se radicato, credo che ne siamo oramai (inconsapevolmente forse) consapevoli tutti e non vale la pena spendere ulteriori parole.
Scusate il continuo ripetersi della parola “pensare” nel corso del post, purtroppo ce n’è solo una per interpretazioni diverse.
Le mie righe tentano di trasmettere un concetto del pensiero che và al di là dell’influenza della società che ci circonda ma che è da ricercarsi dentro di noi.
Il significato di “pensiero” è molto profondo a mio vedere e non sò se sarò in grado di passare il concetto…. Ci provo:

Inizio con delle citazioni:
“Il pensiero è l’attività della mente, un processo che si esplica nella formazione dei concetti, della coscienza, delle idee, dell’immaginazione, dei desideri, di ogni raffigurazione del mondo; può essere sia conscio che inconscio.” Wikipedia
“Il pensiero è presente in ogni fenomeno cosciente: è l’attività che percepisce, elabora ricordi, coordina immagini, astrae, compara, giudica, ragiona.”
Ecco… percepito il concetto, a volte mi rendo conto che la maggior parte della gente non pensa. E per questo non vive la propria vita appieno, la vive superficialmente.
Nella maggior parte dei casi però, chi non pensa “non sà di non pensare” e quindi non ne soffre, a rattristarsi sono solo coloro che Pensano e se ne rendono conto.
La gente vive la propria vita pensando di pensare ma in realtà pensa come viene imposto di pensare, pensa inconsciamente. (Non é uno scioglilingua 😉 Azzzz, vi avevo avvertito sull’utilizzo della suddetta parola).
E ripeto, il condizionamento arriva, sì dalla televisione, sì dai giornali e dalla pubblicità ma anche semplicemente dalla gente che ci circonda. Alcune nostre opinioni sono radicate, preimpostate nel nostro cervello, introdotte dalla nostra nascita, imposte dal nostro modo di vivere e dalla nostra mentalità. Le azioni che ne conseguono sono automatiche…. e purtroppo è molto facile esserne succube.
Dove voglio arrivare: semplicemente sto dicendo che ogni tanto, ognuno di noi dovrebbe fermarsi e pensare razionalmente. Non è facile quando si hanno dei paraocchi che ti impediscono di guardare attorno; quando alla società fa comodo che la gente non abbia una visuale a 360 gradi e nemmeno a 180… mah, 🙄 ci arriviamo a 45?
Ecco, viaggiare apre molto la mente in questo senso, ti confronta con altre mentalità, ti fa capire che non siamo soli al mondo, esistono altre culture, altri punti di vista, opinioni e modi di vedere.
A quel punto non cambia molto, certo si è sempre influenzati … ma quando si ha la possibilità di scegliere tra diverse influenze, ed è allora che si sviluppa anche la capacità di pensiero.
Ora, non è neanche qua dove volevo arrivare … non ne sto facendo una questione politica, come tanti tra voi staranno pensando. E’ proprio una questione di “sé stessi”.
Dove voglio arrivare non è neanche il fatto che “si pensi in una sola direzione” ma solamente al semplice concetto di “PENSARE”. (scusate, inizio ad essere pesante…un premio per chi riesce a leggere fino alla fine 👿 )
Secondo me la gente non pensa, non ne ha il tempo, non lo ritiene necessario o forse non ne sà neanche dell’esistenza. E con questo non intendo “pensare a cosa far da mangiare stasera” o “pensare alla persona amata, ai figli, al lavoro, alla macchina, ad una opinione concettuale”; ma pensare alla propria vita, ai progetti, al chiedersi se si è felici e se si dovrebbe fare qualcosa per cambiare … insomma a sè stessi.
Quanti di voi lo fanno? Quanti si staccano per un istante dalle preoccupazioni quotidiane e pensano veramente con la P maiuscola? ❓ Non ne avete il tempo vero?
Vediamo se riesco a spiegarmi: A 7 mesi dal mio rientro in Italia mi rendo conto che piano piano mi sto spostando verso questo modello, cioè mi rendo conto che penso sempre meno!
E non pensare coscientemente lascia spazio al pensiero inconscio che penetra nella testa tramite gli input che la società ci lancia e che controllano le nostre azioni e i nostri pensieri …appunto. (per tornare al discorso di prima, non fatto inutilmente)
È come un mulinello che mi attira sempre più verso il centro. Mi sento male per questa energia negativa che mi travolge ed a volte mi sveglio e cerco di nuotarne fuori ma appena mi distraggo… ecco che mi ritrovo sempre più nel mezzo.
Devo essere brava a nuotare controcorrente…non è facile, la corrente è forte!
Lo capisco, perchè anche io ero così prima di partire per i miei viaggi. Non sapevo cosa volesse dire Pensare. Semplicemente NON Pensavo… ma non lo sapevo.

Con questo non sto dicendo che io ho capito tutto dalla vita … anzi … ma per lo meno mi rimane la consapevolezza… di capire che sto sbagliando e mi sto trascurando. Non penso a me stessa, alla vita, se sto facendo la cosa giusta o sbagliata e soprattutto se voglio quello che faccio. Non mi analizzo…mi lascio semplicemente trasportare dagli avvenimenti.
Scrivere mi aiuta a pensare… in questo momento sto nuotando verso l’esterno del mulinello.
Quando Penso mi accorgo che qualcosa non quadra… quando non penso tutto va bene. … ma non è facile, se in altri posti mi veniva naturale, qua me lo devo imporre.
La società mi consiglia di comprarmi una macchina nuova, dei vestiti piu fighi, di fare le vacanze con gli amici in un villaggio a Sharm (uccidetemi se arrivo a quel punto), di acquistare il mega televisore lcd, fare un mutuo per comprarmi un appartamento…..etc, etc … e così si entra nel circolo vizioso, il famoso centro del mulinello dal quale è impossibile uscirne, che solo per una strana coincidenza NON ne sono entrata 5-6 anni fa, quando ancora non avevo “visto la luce…” il che mi ha permesso di andarmene da un giorno all’altro … di provare emozioni che altrimenti mi sarebbero state sconosciute e la trovare la consapevolezza che ce ne sono tantissime che ancora devo e voglio scoprire.
Secondo me questo è il significato della vita, provare nuove emozioni, crescere internamente, incrementare il proprio bagaglio… perché viviamo altrimenti? Per lavorare e sfornare figli, insomma viviamo per gli altri? E no, un pizzico di egoismo ci vuole nella vita. Con questo non sto criticando chi ha una famiglia ma chi ha una famiglia perché la società glielo ha imposto, non l’ha scelto e pensato… appunto! Quindi é insoddisfatto, infelice, non vive appieno la sua vita e in più si lamenta.
Sono discorsi egoistici per voi? Ebbene, sì lo sono!
E questo non significa solo viaggiare…sia ben chiaro. Il “come sei fortunata” non esiste… ogni uno si crea la propria vita. Ma lo puo’ fare solo Pensando altrimenti la vita gliela crea la società!
Ah… e certo, sono fortunata ad essere sana.. molto fortunata, tutto qua.
Hooola, c’é ancora qualcuno? 😕 No, credo di no! 🙄
Se ce l’avete fatta sono curiosa di sapere la vostra opinione a proposito, consigli , critiche …