Pazza idea… Cammino di Santiago

Il cammino di Santiago


Da qualche mese mi sta bazzicando in testa un’idea folle:

Camminare il cammino di Santiago

Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui ci sarebbe la tomba dell’apostolo Giacomo il Maggiore.
Le strade francesi e spagnole che compongono l’itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Si tratta grossomodo (a seconda del sentiero e dell’allenamento) di un percorso di 800 km per la durata di 1 mese. (cit Wikipedia)

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Il pensiero condizionato

Premessa:
Questo non vuole essere il solito post contro l’influenza che i media hanno su di noi. Di questo concetto, anche se radicato, credo che ne siamo oramai (inconsapevolmente forse) consapevoli tutti e non vale la pena spendere ulteriori parole.
Scusate il continuo ripetersi della parola “pensare” nel corso del post, purtroppo ce n’è solo una per interpretazioni diverse.
Le mie righe tentano di trasmettere un concetto del pensiero che và al di là dell’influenza della società che ci circonda ma che è da ricercarsi dentro di noi.
Il significato di “pensiero” è molto profondo a mio vedere e non sò se sarò in grado di passare il concetto…. Ci provo:

il pensiero condizionato
Inizio con delle citazioni:

Il pensiero è l’attività della mente, un processo che si esplica nella formazione dei concetti, della coscienza, delle idee, dell’immaginazione, dei desideri, di ogni raffigurazione del mondo; può essere sia conscio che inconscio.” Wikipedia

Il pensiero è presente in ogni fenomeno cosciente: è l’attività che percepisce, elabora ricordi, coordina immagini, astrae, compara, giudica, ragiona.

Ecco… percepito il concetto, a volte mi rendo conto che la maggior parte della gente non pensa. E per questo non vive la propria vita appieno, la vive superficialmente.
Nella maggior parte dei casi però, chi non pensa “non sà di non pensare” e quindi non ne soffre, a rattristarsi sono solo coloro che Pensano e se ne rendono conto.

La gente vive la propria vita pensando di pensare ma in realtà pensa come viene imposto di pensare, pensa inconsciamente. (Non é uno scioglilingua 😉 Azzzz, vi avevo avvertito sull’utilizzo della suddetta parola).

E ripeto, il condizionamento arriva, sì dalla televisione, sì dai giornali e dalla pubblicità ma anche semplicemente dalla gente che ci circonda. Alcune nostre opinioni sono radicate, preimpostate nel nostro cervello, introdotte dalla nostra nascita, imposte dal nostro modo di vivere e dalla nostra mentalità. Le azioni che ne conseguono sono automatiche…. e purtroppo è molto facile esserne succube.

Dove voglio arrivare: semplicemente sto dicendo che ogni tanto, ognuno di noi dovrebbe fermarsi e pensare razionalmente. Non è facile quando si hanno dei paraocchi che ti impediscono di guardare attorno; quando alla società fa comodo che la gente non abbia una visuale a 360 gradi e nemmeno a 180… mah, 🙄 ci arriviamo a 45?
Ecco, viaggiare apre molto la mente in questo senso, ti confronta con altre mentalità, ti fa capire che non siamo soli al mondo, esistono altre culture, altri punti di vista, opinioni e modi di vedere.
A quel punto non cambia molto, certo si è sempre influenzati … ma quando si ha la possibilità di scegliere tra diverse influenze, ed è allora che si sviluppa anche la capacità di pensiero.
il pensiero
Ora, non è neanche qua dove volevo arrivare … non ne sto facendo una questione politica, come tanti tra voi staranno pensando. E’ proprio una questione di “sé stessi”.
Dove voglio arrivare non è neanche il fatto che “si pensi in una sola direzione” ma solamente al semplice concetto di “PENSARE”. (scusate, inizio ad essere pesante…un premio per chi riesce a leggere fino alla fine 👿 )

Secondo me la gente non pensa, non ne ha il tempo, non lo ritiene necessario o forse non ne sà neanche dell’esistenza. E con questo non intendo “pensare a cosa far da mangiare stasera” o “pensare alla persona amata, ai figli, al lavoro, alla macchina, ad una opinione concettuale”; ma pensare alla propria vita, ai progetti, al chiedersi se si è felici e se si dovrebbe fare qualcosa per cambiare … insomma a sè stessi.
Quanti di voi lo fanno? Quanti si staccano per un istante dalle preoccupazioni quotidiane e pensano veramente con la P maiuscola? ❓ Non ne avete il tempo vero?

Vediamo se riesco a spiegarmi:
A 7 mesi dal mio rientro in Italia mi rendo conto che piano piano mi sto spostando verso questo modello, cioè mi rendo conto che penso sempre meno!
E non pensare coscientemente lascia spazio al pensiero inconscio che penetra nella testa tramite gli input che la società ci lancia e che controllano le nostre azioni e i nostri pensieri …appunto. (per tornare al discorso di prima, non fatto inutilmente)
È come un mulinello che mi attira sempre più verso il centro. Mi sento male per questa energia negativa che mi travolge ed a volte mi sveglio e cerco di nuotarne fuori ma appena mi distraggo… ecco che mi ritrovo sempre più nel mezzo.
Devo essere brava a nuotare controcorrente…non è facile, la corrente è forte!
Lo capisco, perchè anche io ero così prima di partire per i miei viaggi. Non sapevo cosa volesse dire Pensare. Semplicemente NON Pensavo… ma non lo sapevo.

il pensiero in australia
Con questo non sto dicendo che io ho capito tutto dalla vita … anzi … ma per lo meno mi rimane la consapevolezza… di capire che sto sbagliando e mi sto trascurando. Non penso a me stessa, alla vita, se sto facendo la cosa giusta o sbagliata e soprattutto se voglio quello che faccio. Non mi analizzo…mi lascio semplicemente trasportare dagli avvenimenti.
Scrivere mi aiuta a pensare… in questo momento sto nuotando verso l’esterno del mulinello.
Quando Penso mi accorgo che qualcosa non quadra… quando non penso tutto va bene. … ma non è facile, se in altri posti mi veniva naturale, qua me lo devo imporre.

La società mi consiglia di comprarmi una macchina nuova, dei vestiti piu fighi, di fare le vacanze con gli amici in un villaggio a Sharm (uccidetemi se arrivo a quel punto), di acquistare il mega televisore lcd, fare un mutuo per comprarmi un appartamento…..etc, etc … e così si entra nel circolo vizioso, il famoso centro del mulinello dal quale è impossibile uscirne, che solo per una strana coincidenza NON ne sono entrata 5-6 anni fa, quando ancora non avevo “visto la luce…” il che mi ha permesso di andarmene da un giorno all’altro … di provare emozioni che altrimenti mi sarebbero state sconosciute e la trovare la consapevolezza che ce ne sono tantissime che ancora devo e voglio scoprire.

Secondo me questo è il significato della vita, provare nuove emozioni, crescere internamente, incrementare il proprio bagaglio… perché viviamo altrimenti? Per lavorare e sfornare figli, insomma viviamo per gli altri? E no, un pizzico di egoismo ci vuole nella vita. Con questo non sto criticando chi ha una famiglia ma chi ha una famiglia perché la società glielo ha imposto, non l’ha scelto e pensato… appunto! Quindi é insoddisfatto, infelice, non vive appieno la sua vita e in più si lamenta.

Sono discorsi egoistici per voi? Ebbene, sì lo sono!

E questo non significa solo viaggiare…sia ben chiaro. Il “come sei fortunata” non esiste… ogni uno si crea la propria vita. Ma lo puo’ fare solo Pensando altrimenti la vita gliela crea la società!

Ah… e certo, sono fortunata ad essere sana.. molto fortunata, tutto qua.

Hooola, c’é ancora qualcuno? 😕 No, credo di no! 🙄
Se ce l’avete fatta sono curiosa di sapere la vostra opinione a proposito, consigli , critiche …

Il mare d’inverno a Tenerife

Anche alle Isole Canarie, terra dell’ eterna primavera, il mare in inverno ha il suo fascino:
onde maestose e rumorose che si infrangono sulle rocce nere della costa, che fanno tremare le case a strapiombo sul mare di Punta Brava, sbattendo con forza contro le loro pareti, che come per miracolo sopravvivono alla potenza ed al moto erosivo del mare.

onde giganti tenerife swell
Swell che intimoriscono i bagnanti e allegrano i surfisti… incutono timore e rispetto al tempo stesso … rispetto per quella natura incurante di ciò che accade sulla terra ferma.
onde giganti tenerife swell

Il sole sembra tanto caldo ai Ghiri (come qua vengono chiamati i turisti nord europei), ma nello stesso tempo si vedono i Tinerfeños indossare la cuffietta di lana, lamentandosi ”que frioooo!!!”.
Così come la “Vida en Tenerife” che ho lasciato un anno e mezzo fa, puo’ sembrare un paradiso al turista che trascorre una settimana o due… ma un pozzo asciutto per chi ha deciso di viverci….

Come potete vedere, tutta la vita può avere un colore diverso, a seconda dal punto in cui la si osserva.

Ecco… io questo fine d’anno 2009 ho visto Tenerife dall’ angolazione del turista ma non del turista qualunque, del turista “consapevole”.
Ho voluto vivere il soggiorno sotto gli aspetti di chi a Tenerife ci va per vacanza: 😎
mi sono rallegrata del tempo, del caldo, del sole, della spiaggia, delle swell, dagli amici e della fiesta; di un semplice “Cortado leche leche” (caffè macchiato con aggiunta di latte condensato) o di una Dorada, la birra canaria che come dice Luca Loco, sà di Peroni lasciata aperta in frigo per 2 giorni.
Amici in Tenerife
Mi sono goduta i 28 gradi giornalieri e i 22 serali ed un bagno nel mare al 2 di gennaio ma soprattutto ho apprezzato la fantastica Cazuela di PESCE in Punta Brava.
Che dire della sensazione nel rimettere piede nell’ Elements Cocktail Lounge Bar del Puerto de la Cruz, teatro di mille avventure… ohhh, se solo potesse parlare…

Ma quale turista consapevole, il mio cuore deluso ha trovato una Puerto della Cruz piegata sulle ginocchia e trascurata:
la crisi ha peggiorato la situazione già tragica di 2 anni fa… Sotto le vacanze di Natale (altissima stagione alle canarie) è sconvolgente trovare Playa Jardin in uno stato disastroso:
tutti i bar e ristorantini chiusi per protesta dei dipendenti che non vengono pagati da tre mesi …. tristezza nel trovare spazzatura in ogni angolo,barranco playa jardin, puerto de la cruz Tenerife seminata dagli stessi lavoratori sempre per protesta…. a peggiorare la situazione, i danni causati dall’alluvione di un mese fa che ha stravolto la foce del barranco, prima decorata da piante endemiche e giardini curati, ora lasciati al degrado….

La situazione non è migliore nel centro città, tempestata da cartelli “se traspasa“, negozi che vengono venduti o trapassati, la disoccupazione incombe…

Una situazione strana in un piccolo angolo di paradiso terrestre, che tenta invano di spazzare la polvere sotto il tappeto, organizzando ciò che le riesce meglio: las fiestas.

Il turista inconscio o incurante dei problemi non vede la polvere sotto il tappeto (e anche un po’ sopra) ed apprezza il calore del sole, la maestosità del Teide e l’appannatura dei suoi fumi, che con la sua energia strana riesce a riempire il cuore anche a chi Tenerife la conosce, la critica e per questo cerca di evitarla… ma che in qualche modo viene attratto da una forza gravitazionale tridimensionale misteriosa…. ed alla fine sempre “vuelve”… Non è vero amici? (Edy, Silvia, etc…)
Io a Tenerife ci sono tornata, si.. ma per vacanza… me ne sono andata e ora già mi manca… …ma ero solo una turista. 😉
Besos

Balene arenate, i motivi?

I recenti avvenimenti dei Capodogli arenati sulle spiagge del Gargano, mi hanno portato a pensare intensamente alla Nuova Zelanda!

La stesso problema avviene infatti anche sulle coste neozelandesi.
Probabilmente i suoi abitanti, non sapendosi dare una spiegazione, associano l’avvenimento ad una famosa leggenda, la quale narra che il popolo Maori sarebbe discendente di Paikea, arrivato in Nuova Zelanda dalle isole polinesiane, a cavallo di una Balena. 🙂

A proposito é stato scritto il libro “Wahle rider” e girato l’omonimo film.
Io ho visto il film in lingua originale (esiste anche una versione in italiano “La ragazza delle balene“) Oltre ad essere una bellissima storia d’amore tra zio e nipote, il film simboleggia a mio parere diversi aspetti e può essere interpretato in vari modi:

principalmente credo abbia l’intento di salvaguardare la cultura Maori che rischia di estinguersi per la crescita costante della presenza straniera nel paese.

Immmergere lo spettatore nella vita dei Maori- Per lo meno io, guardando il film in lingua originale, ho rivisto negli attori i moderni Maori, sia nel modo di parlare che di comportartamento.

vuole essere una bellissimo film per la famiglia, una favola che insegna importanti verità, indipendentemente dalla cultura che rappresenta.

probabilmente aiutare la salvaguardia delle balene alla sua estinzione per la caccia subita. Anche se non ne parla direttamente credo che il film possa avvicinare la gente a questo favoloso cetaceo.

Ora, tornando agli avvenimenti pugliesi… le domande che ci facciamo sono le stesse che rimangono aperte nel film:
Perché le balene si sono arenate? Lo hanno fatto per un motivo? o forse sono state chiamate da qualcuno?

DJ. Cocktail Art Bistrot Tenerife

Quando si gira il mondo succedono cose curiose…
Quest’anno durante la mia permanenza in Nuova Zelanda sono incappata in un ragazzo italiano che mi chiedeva informazioni per andare a vivere a Tenerife. Mi raccontava del suo sogno di aprire un bar sull’isola.

Io, nel limite del mio possibile, ho provato a dargli le mie opinioni e consigli. Già allora mi aveva colpito la sua determinazione e sicurezza ma mai avrei pensato che potesse capitare tutto in così breve tempo!
Tante persone fanno sogni del genere ma solo poche arrivano veramente a realizzarli. 😉

Bhe, sorpresa sorpresa, in questi giorni ho scoperto che nel giro di pochi mesi Michele, non solo si è trasferito da Christchurch in Nuova Zelanda a Tenerife in Costa Adeje ma ha anche aperto un Lounge bar raffinato e di classe:
IL Dj Cocktail Art Bistrot.
Un’idea innovativa e soprattutto alternativa che unisce l’ottima cucina italiana a buonissimi Cocktail ed aperitivi. Inoltre all’interno si trova un’ esposizione di quadri d’autore di pittori locali, un arredamento di gusto unito al chillout di una musica selezionata da un barman Dj!

Tanto di cappello a Michele per il coraggio e determinazione. ❗

Presto mi capiterà di tornare a Tenerife ed andrò sicuramente a fargli una visitina.
Nel frattempo, se capitate da quelle parti, portate i miei saluti e complimenti a Michele e fatemi sapere com’è il bar!

Il lounge si trova a La Caleta poco a nord di Playas de la Americas in in Costa Adeje.
Dalle foto e descrizione non sembra niente male. ➡

Ecco la presentazione di Michele:


Il Dj Cocktail Art Bistrot nasce da un idea maturata nel tempo e convoglia vari aspetti dell’ Arte;
Enologia, Drinkologia, Gastronomia, Musica, Pittura e Scultura, in un ambiente Fresco ed Elegante alla portata di tutti.
Vi aspettiamo per un aperitivo all’italiana, un magico Cocktail, o una cena raffinata.

Bar

Bar

Bar

Bar

Aperitivi

Lo chef Michele e il DJ Andrea
Res. Costa Caleta
Loc. Nr. 3
Tel 922711979