In questi giorni sto traslocando casa. O meglio, sto traslocando da casa al Garage.
Dopo due anni nel mio favoloso appartamentino con vista mega-magnifica al Lago Maggiore, da oggi sono ufficialmente Homeless, con la più sana e serena consapevolezza di non sapere cosa mi riserverà il futuro… cosa che ha creato un pò di scompiglio nella mia testa nei giorni passati ma della quale ora ne sono curiosa ed entusiasta.
Va bhe, oramai dovrei essere abituata a questi drastici cambiamenti. 😉
Insomma, ieri, mentre cercavo di tirare insieme le mie cose, sono incappata in una favolosa sorpresa: due diari di viaggio.
Uno risalente al 2003, quando ancora la mia macchina fotografica era analogica, il computer portatile un oggetto fuori dalla portata dei comuni mortali, un Blog non sapevo neanche cosa fosse e la connessione internet adsl in quel di Luino era appena arrivata. Ricordo ancora la cara vecchia Alice.
Il diario é stato scritto da me e da Francesco durante il nostro viaggio vacanza in Nepal, un giorno a testa.
Quel viaggio, credo di averlo ripetuto all’ossessione, ha fatto scattare in me la scintilla della libertà, che poi tramutatasi in rogo, ha bruciato definitivamente ogni speranza di Turning Back.
Quindi mi sono emozionata a rileggerlo, si nota molto la nostra inesperienza… mi fa quasi tenerezza. Era la prima volta che uscivamo dall’Europa, catapultati in una realtà dura, che fa male… forse troppo dura per due pivelli come noi, in parte trascorsa in luoghi dove il turista non aveva mai messo piede. Un’esperienza che mi ha definitivamente cambiato. Fare lo stesso viaggio ora, sarebbe diverso, sempre forte ma diverso …
Il secondo é un diario che ho scritto durante il mio viaggio di un mese e mezzo in Australia e Indonesia. Partita dalla Nuova Zelanda, avevo deciso di non portarmi il PC. Un’ ottima scelta, direi, perché mi ha permesso di avere più tempo per me stessa, senza sprecarlo nel “dannato” internet e di pensare al mio imminente futuro. Quel viaggio é la ragione per la quale ora faccio ciò che faccio.
Così, subissato tra le mie cose, ho trovato anche quel diario cartaceo, che non ho riletto… perchè voglio rileggerlo piano piano, riflettendo su ogni singola parola scritta, nella psicologia di quel particolare momento.
Il prossimo mese si prospetta piuttosto noioso, sarà una maniera per viaggiare un pò con la mente.
E’ curioso come i due viaggi più significativi della mia vita siano impressi su carta e non su Computer. Forse dovrei valutare di razionalizzare internet, che tanto mi dà, quanto mi toglie.
Ora, sto pensato di pubblicarli qua, cosicchè, se Franci sarà d’accordo, nei prossimi giorni troverete, pian piano, i miei vecchi diari, cominciando dal viaggio in Nepal.
O forse… pensandoci, meglio non rovinare la magia di quelle parole impresse su carta? Ci penserò…