Nonostante io non sia una persona religiosa arrivare a Santiago de Compostela è stato emozionante! Santiago ha un’energia speciale creata da “millenni” di pellegrinaggi, gente proveniente da tutto il mondo, con la sua sofferenza durante il cammino e di conseguenza la felicità di arrivare, contribuisce a caricare questa città di una grande energia positiva… e si percepisce!
Stamattina sono andata ad abbracciare Santiago, quando ancora la chiesa era vuota.
Tutti questi riti, come il botafumeiro e l’abbraccio all’apostolo danno un tocco di magia alla fine del cammino.
Ma allora… cosa c’entra quella foto là sopra?
C’entra eccome, perché in realtà il mio cammino non è terminato. La mia vera meta è il mare…. vedere quella linea sfumata di azzurro che divide il mare dal cielo, quello è il mio vero destino: La fine del mondo!
Stamattina dopo aver salutato Santiago sono partita alla volta del mare, altri 90km divisi in tre tappe mi separano dal mio vero destino: Finisterre o Fisterra in gallego ( Finis terrae, cioè “confine della terra” in quanto il capo Fisterra è uno dei punti più occidentali della Spagna.)
La tappa di oggi: 20 km attraverso paesaggi rurali, boschi di quercie e eucalipto fino ad arrivare al paese di Negreira.